Anniversario autonomia

Festa per i 60 anni del Molise, dopo gli incidenti diplomatici Pallante fa ordine: costituito un comitato per le celebrazioni ufficiali

L'ufficio di presidenza ha deliberato l'istituzione di un comitato organizzatore quale organismo consultivo e propositivo con il compito di predisporre il programma delle iniziative celebrative. Ufficiali

La Regione Molise si prepara ai festeggiamenti del suo 60esimo anniversario (candelina spenta il 27 dicembre 2023, data delle legge costituzionale istitutiva, ndr) e lo fa costituendo un comitato per l’organizzazione delle iniziative e delle manifestazioni celebrative di una ricorrenza che rappresenta l’occasione per ribadire il valore della nostra autonomia regionale anche attraverso la rievocazione dell’impegno profuso da parte delle migliori personalità della cultura, dell’economia e della politica che hanno contribuito fattivamente all’istituzione della Regione Molise.

La costituzione del comitato è frutto di una deliberazione dell’ufficio di presidenza a seguito di una seduta dello scorso 16 febbraio in cui sono intervenuti i consiglieri Facciolla, Passarelli, Cofelice e Primiani oltre al presidente del consiglio regionale Quintino Pallante.

Questi i componenti del nascituro comitato: il presidente della giunta regionale, Pasquale Passarelli, Luigi Robusto, Rossella Ferro, Massimo Di Risio, un consigliere regionale di maggioranza, un consigliere regionale di opposizione, l’ex presidente della giunta regionale Enrico Santoro, l’ex presidente del consiglio regionale Antonio D’Ambrosio. Coordina le attività il presidente del consiglio regionale.

 

E così, dopo il mini-incidente diplomatico (in casa centrodestra) che è stato evidenziato in un surreale Consiglio regionale di fine anno in cui il presidente dell’assise aveva tuonato, un po’ a sorpresa di tutti, chiedendo a tutti di desistere da qualsivoglia iniziativa rivolta a elaborare proposte alternative e organizzazione di eventi celebrativi della ricorrenza, ora l’Ente Regione avvia un protocollo ufficiale in vista della futura celebrazione. Celebrazione che avrebbe visto volentieri, come da invito del presidente Pallante, la presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella che però ha declinato l’invito.

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Il qui pro quo istituzionale dello scorso dicembre è sembrato avere come protagonista (non citato da Pallante ma tant’è) Salvatore Micone, assessore alla Cultura che si è esposto nell’organizzazione di un evento programmato per il 21 dicembre al Teatro Savoia di Campobasso lasciando fuori sia Pallante che Roberti, quest’ultimo allora ancora convalescente dopo l’operazione al cuore. Un evento a firma di un’emittente televisiva regionale (TRSP) e che aveva ottenuto il patrocinio dell’assessorato alla Cultura e al Turismo (appunto Micone). Di qui, probabilmente, la reprimenda pubblica di Pallante per quello che è sembrato uno sgarbo istituzionale, affatto gradito dal presidente dell’assise che ora ha scelto di costituire un comitato per le celebrazioni ‘ufficiali’.

“Al fine di una efficiente ed efficace programmazione delle iniziative celebrative del sessantesimo anniversario dell’istituzione della Regione Molise è necessario istituire un comitato organizzatore quale organismo consultivo e propositivo con il compito di predisporre il programma delle iniziative, di coordinare le attività anche per una quantificazione del budget indispensabile nel caso di specie e di fornire ogni utile indirizzo politico per assicurare il buon esito dell’evento celebrativo”. “Un’iniziativa – si legge nel documento – rispondente agli obiettivi programmatici definiti dal consiglio regionale del Molise, segnatamente alla promozione dei valori culturali e storici del territorio molisano”.

Valori culturali e storici si direbbe, però, non accompagnati dalla giusta capacità economica e finanziaria, visto lo stato debitorio e l’alta tassazione (cui non fanno da contraltare efficienti servizi) che affliggono i cittadini molisani. Non a caso si moltiplicano i comitati (di recente ne è stato costituito uno a Montenero e uno ad Isernia) che tessono la loro tela per il ri-accorpamento alla Regione Abruzzo di parte o di tutto il territorio regionale. Sanità in perenne stato di rientro dal debito, viabilità da dimenticare e oggetto solo di promesse che finora non hanno prodotto effetti concreti, spopolamento che sembra inarrestabile. E – non ultima – quella che per molti è una spada di Damocle: il progetto dell’autonomia differenziata.

Insomma il Molise sembra destinato a sparire. I 60 anni di autonomia però vanno celebrati e il comitato per le feste ora c’è.   (rm)

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