Santa croce di magliano

Omicidio di Melanico, eseguita l’autopsia sul 37enne bulgaro. Accertamenti scientifici sull’arma, sequestrati oggetti

I carabinieri hanno sequestrato diversi attrezzi che saranno sottoposti ad indagine nei laboratori di compentenza. Stessa procedura anche sul furgone bianco trovato accanto al corpo agonizzante. In tarda mattinata è iniziata l'autopsia sulla salma del 37enne

Tra la tarda mattinata e il pomeriggio di oggi autopsia sul corpo del 37enne di nazionalità bulgara ucciso a bastonate la notte tra il 7 e l’8 febbraio. L’esame autoptico sulla salma, identificata e nella disponibilità dell’Autorità Giudiziaria, si è svolto al San Timoteo. Saranno i risultati degli accertamenti eseguiti dal medico legale al quale è stato conferito apposito incarico a chiarire se l’omicidio sia stato volontario (co accanimento, precisa volontà di fare male) o se si sia trattao di omicidio preterintenzionale, che alleggerirebbe la posizione del colpevole, non ancora rintracciato nè tantomeno fermato.

L’autopsia dovrà anche rispondere ai quesiti dell’autorità giudiziaria in merito a molteplici aspetti: ora del decesso, dinamica dei fatti, cause.

Intanto dalle analisi del nucleo scientifico si attende un riscontro importante per individuare l’oggetto contundente utilizzato contro il 37enne di nazionalità bulgara ucciso la notte tra mercoledì e giovedì nelle campagne di Melanico, la frazione al confine con la Puglia del comune di Santa Croce di Magliano.

I carabinieri hanno sequestrato diversi attrezzi che saranno sottoposti in laboratorio ad accertamenti scientifici. Accertamenti simili anche sul furgone bianco trovato accanto al corpo agonizzante, quando i militari dell’Arma di Larino e Santa Croce sono intervenuti, per una richiesta al 112 relativa a un tentativo di furto in un’azienda agricola.

Diverse persone a Santa Croce di Magliano sono concordi nell’affermare che da qualche tempo, proprio quel furgoncino, caratterizzato da un vetro rotto riparato alla meno peggio con un cartone, si aggirasse di sera e di notte nella vasta zona coltivata con capannoni e masserie che caratterizzano la zona di Melanico, una piana dove si coltivano prevalentemente grano e cereali.

L’ipotesi più accreditata, sulla quale stanno lavorando gli investigatori che nel frattempo continuano ad ascoltare testimoni e persone informate, è che l’uomo non fosse solo quando si sono svolti i fatti, e che con lui ci fossero altre persone, ipotetici complici che sarebbero fuggiti quando hanno visto che la situazione si metteva male.

Mercoledì sera i carabinieri hanno trovato il corpo del trentasettenne fuori da una proprietà privata, con estese ferite al cranio e in una pozza di sangue, riverso a terra.  Accanto il veicolo, con gli sportelli aperti. Subito sono partiti i soccorsi sanitari e l’uomo è stato portato in ospedale a Termoli, dove è deceduto intorno all’una della notte.

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