Regione molise

Roberti rientra al lavoro, gli auguri della Fanelli e la denuncia: “Niente di diverso dalla gestione Toma, a iniziare dai nomi”

Il presidente Roberti è tornato al lavoro e arrivano gli auguri del Pd, a firma di Micaela Fanelli,  “perché possa essere in salute sempre”. E poi va dritta al sodo: “Possiamo dire, però, che alla ripartenza delle attività politiche e amministrative, non si evidenziano novità rispetto alla gestione Toma. Anzi, dei forti peggioramenti”.

Cita quindi la riorganizzazione regionale “dove non si rileva nessuna o poca discontinuità rispetto al recente passato, solo la cristallizzazione del clientelismo”.

Quindi gli auguri a Maurizio Tiberio: “la, prima, vera novità – scrive la Fanelli –  Auguri, poi, al prossimo direttore generale della Direzione Prima, in corso di selezione in base ad un avviso aperto e molto generico. Sembrerebbe verrà selezionato il segretario del Comune di Termoli, poi passato con Roberti alla Provincia di Campobasso. Non sono note le capacità rispetto alle competenze regionali e le relative tematiche, ma è nota la fedeltà al capo. Siamo sicuri serva per garantire un miglior lavoro? Impossibile, perché la delibera della Giunta regionale n. 9 del 2024, nell’assegnare le funzioni che dovrà svolgere, genera la cosiddetta tempesta perfetta, ponendo in forte contrasto sul piano funzionale le sue attività con quelle degli altri coordinatori, soprattutto quelli della programmazione. Auguri, ancora, ai cinque nuovi coordinatori  che – per quanto possano fare – non saranno messi in condizione di trattare con organicità le loro competenze, essendo frazionate e rispondenti per lo più alla logica delle deleghe assessorili, a loro volta conferite col bilancino elettorale e non con la necessità della funzionalità. Auguri al futuro, secondo nuovo Direttore, quello della Salute. Forse, già è noto o nota chi sarà”.

Micaela Fanelli sui coordinatori sostiene che pare “saranno tutti interni, cosa che non era prevista dalla legge. La volontà, invece, è lampante, escludere dalla corsa gli esterni. Insomma, auguri a tutti, ma soprattutto ai molisani che sono chiamati a pagare! Perché con Roberti tutto costa di più, nonostante i maldestri tentativi di arrampicarsi sugli specchi, nel replicare che non è così e che le somme sono coperte in Bilancio (e ci mancherebbe altro!). Ma non è convincente, semplicemente perché non può negare che la riorganizzazione costa. E non sappiamo nemmeno se nei limiti previsti dalla legge (che richiede un 10% in meno di determinati parametri). Speriamo di sì, ma sicuramente la spesa aumenta rispetto al passato”.

Fanelli dice anche un aumento dei costi non la troverebbe fermamente contraria, se corrispondesse ad una migliore efficienza ed efficacia, con ritorni positivi per i cittadini e le imprese. Ma: “il disegno complessivo non ha alcuna di queste caratteristiche” spiega la consigliera.

In particolare, segnala “il guazzabuglio disorganizzativo e anche probabilmente illegittimo riguardante la programmazione. Disorganizzativo perché sono in contrasto le funzioni che esercita il nuovo Direttore e quelle del Coordinamento dell’area V. Come dire, Roberti assegna le chiavi della cassaforte di circa 1,5 miliardi al futuro Direttore, ma il contenuto della stessa è nelle mani degli uffici di Iorio, Micone e Cefaratti ratione materie. Cosa succederà nei rapporti fra le parti politiche e soprattutto tecniche? Si lavorerà bene, speditamente e in armonia”?

Denuncia anche “errori di forma e di sostanza nella delibera. Forse si è copiata la vecchia delibera senza che nessuno abbia controllato neanche la forma, oltre che la sostanza? E poi siamo sicuri che quanto previsto in delibera sia quanto previsto nei Por? A me non pare. Ci penserà Bruxelles (a cui non sfugge quello che sfugge a Campobasso) a controllare i fondi e in particolare il Fers. Più che di organizzazione regionale la delibera dovrebbe portare il titolo di disorganizzazione regionale, sarebbe decisamente più rispondente”.

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