Termoli

La tragedia del piccolo Flavio scuote le coscienze, “Non è stato incidente ma omicidio sanitario”

L'incidente stradale sulla Statale 16 dello scorso 18 dicembre che ha portato alla morte del tredicenne Flavio Cistullo durante un viaggio di ritorno dalle terapie in Abruzzo apre a interrogativi sulla sanità regionale molisana. L'Associazione Asperger Abruzzo definisce l'accaduto come un "omicidio sanitario," evidenziando le sfide che molte famiglie molisane affrontano per garantire cure adeguate ai propri figli con disabilità. L'associazione si offre di supportare le famiglie locali nella lotta per ottenere terapie di qualità in prossimità del luogo di residenza.

La tragedia che ha colpito la famiglia Cistullo di Termoli durante un viaggio di ritorno dalle terapie in Abruzzo ha riacceso i riflettori sull’arduo percorso che molte famiglie molisane affrontano per garantire cure adeguate ai propri figli con disabilità. Flavio, 13 anni, ha perso la vita in un incidente stradale, e la sua morte continua a sollevare domande sulla responsabilità della sanità regionale.

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L’Associazione Asperger Abruzzo, che da tempo si batte per migliorare l’accesso alle terapie, afferma che la morte del giovane Flavio non può essere considerata un semplice incidente stradale, ma piuttosto un “omicidio sanitario” derivato da un sistema sanitario molisano carente e disorganizzato. La mancanza di cure adeguate nei centri convenzionati ha costretto la famiglia Cistullo a intraprendere viaggi della speranza per raggiungere le terapie in Abruzzo.

Lo aveva raccontato, proprio a Primonumero.it, una mamma di Termoli, in una testimonianza toccante all’indomani del dramma che ha coinvolto non solo una famiglia (Il padre di Flavio è ancora in prognosi riservata in ospedale) ma una intera comunità

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Ora l’Associazione Asperger Abruzzo, guidata da Marie Helene Benedetti, sottolinea la necessità di un controllo più attento e di standard più elevati nei centri convenzionati. “Tutti i bambini, indipendentemente dalla regione di residenza, hanno il diritto di ricevere cure con le più avanzate evidenze scientifiche in prossimità del luogo di residenza“. Asperger Abruzzo collabora da tempo con la ASL di Lanciano Vasto Chieti per garantire l’assistenza necessaria ai minori.

“La famiglia di Flavio ha scelto di curare il proprio figlio in Abruzzo poiché non si è sentita adeguatamente supportata nel Molise. Questa scelta – afferma l’Associazione – è stata obbligata, poiché nel Molise il piccolo Flavio non avrebbe ricevuto le cure adeguate”. Si chiede, pertanto, perché la Regione non controlli e non richieda cure di qualità nei suoi centri convenzionati. L’Associazione si offre di supportare le famiglie molisane che desiderano ottenere le terapie in prossimità del luogo di residenza, mettendo a disposizione i propri avvocati per affrontare la questione.

“Questa disgrazia ci lacera nel profondo su ferite che non si rimargineranno mai, perché solo una famiglia che è stata costretta a lunghi viaggi per raggiungere le terapie lontane da casa può comprendere lo stato d’animo di un genitore al volante più volte a settimana, con la sua stanchezza, trascorrendo la vita in un’auto, con i sensi di colpa per quelle ore sprecate da suo figlio in quell’auto, quel figlio che al posto di fare il bambino fa il viaggiatore, quel figlio già colpito da una condizione che gli limita la leggerezza della sua età e condannato ulteriormente a spendere le sue giornate chiuso e legato ad un sedile di un’auto che chissà se un giorno potrà causare la sua morte. Si, perché quando fai i viaggi della speranza per le terapie preghi continuamente che vada tutto bene, che non accada quella terribile disgrazia che devasterebbe per sempre la tua e la sua esistenza e che senti addosso ogni volta che parti e ritorni. E’ per questi motivi che ci sentiamo di lanciare alle famiglie molisane il nostro aiuto affinché ottengano le terapie in prossimità del luogo di residenza e con le più avanzate evidenze scientifiche” prosegue la lettera dell’associazione Asperger.

La presidente dell’Associazione Marie Helene Benedetti esorta le famiglie molisane a unirsi alla lotta per ottenere i propri diritti, sperando che la tragica morte di Flavio possa spingere le istituzioni a rivedere le proprie responsabilità. L’Associazione esprime la solidarietà e la preoccupazione per le condizioni del padre del piccolo Flavio, Riccardo Cistullo, augurandosi che possa riprendersi insieme alla madre, vittime anch’essi di una tragedia immane.

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