La denuncia

“Auto e uffici sporchi, personale carente, troppi straordinari”: sindacati aprono conflitto di lavoro con Poste

Ugl, Uil e Cgil protestano contro l'azienda anche in Molise, ma la Cisl si sfila dalla controversia che potrebbe creare disagi importanti al servizio di recapito se i portalettere (specie i precari) dovessero rifiutarsi di fare gli straordinari per la consegna dei pacchi di Natale

Si chiama conflitto di lavoro quello appena aperto con l’azienda di Poste Italiane e i sindacati di Ugl, Uil e Cgil. Si tratta dell’anticamera di una protesta che potrebbe creare disagi importanti al recapito se i portalettere, ormai sempre più somiglianti ai corrieri e impiegati per la consegna dei pacchi acquistati online, dovessero rifiutarsi di fare lo straordinario come invece gli accade specie in queste settimane che precedono il Natale.

Il 4 dicembre scorso Uilposte, Slc Cgil e Ugl Comunicazioni Molise (rappresentati rispettivamente da Aniello Pascarelli, Luigi De Francesco e Franco Battista), dopo aver chiesto un incontro all’azienda, hanno denunciato quanto accade in regione “dove non è mai partita la corrispondenza a giorni alterni tanto che si continuano a servire sia le zone spente che quelle accese, dove ci sono uffici con un solo operatore, c’è carenza di personale (già razionalizzato durante la pandemia) e non si rispettano le più basilari norme igieniche”.

I sindacalisti hanno registrato la presenza di “infiltrazioni di acqua nei centri logistici del Molise, sporcizia nelle auto dei portalettere e degli uffici stessi (anche a causa dei tagli sulle pulizie) e carenza di veicoli 4X4″.

E ci sono anche tutta una serie di assurde prescrizioni come quella che impone a un dipendente di Campobasso di presidiare lo strumento aziendale elimina code. Capitolo a parte merita il ricorso eccessivo agli straordinari “con lavoratori che hanno già esaurito il numero massimo previsto dal contratto” e che viene scaricato sui nuovi assunti in Poste, portalettere precari per i quali rifiutarsi di accettare lo straordinario li espone al pericolo di non vedersi rinnovato il contratto.

La controversia aperta non porta la firma del più potente sindacato in Poste, la Slp Cisl Molise, sebbene – questo evidenziano Ugl, Uil e Cgil nel loro comunicato stampa  – abbiamo condiviso le nostre stesse preoccupazioni, ma alla fine hanno preferito nascondere la polvere sotto il tappeto anziché difendere tutti uniti la dignità del lavoro e dei lavoratori”.   AD

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