Lo studio

In Molise 11mila stranieri residenti (4% del totale), i romeni sono un quarto. Preoccupa la disoccupazione

Pubblicato l’annuale dossier statistico sull’immigrazione in Italia. Nella nostra regione i numeri sono stabili con tendenza all’aumento per l’anno prossimo.

11.463 stranieri residenti (o in centri di accoglienza) su una popolazione che si aggira sulle 290mila unità. Vuol dire che la percentuale non raggiunge il 4% rispetto agli abitanti del Molise. I numeri sono stati sviscerati nel dettaglio nel Dossier statistico sull’immigrazione per l’anno 2022. L’analisi dei dati del fenomeno, evidenziati nella sezione del volume dedicata alla nostra regione, è stata curata dalle docenti Maria Ausilia Simonelli e Hilde Caroli Casavola, oltre che da Ivo Oriente dell’Ufficio Scolastico Regionale Molise.

“La nostra regione ha numeri stabili rispetto ai residenti stranieri in Molise – spiega Ivo Oriente –, siamo oltre le 11mila unità. Non si tratta solo di residenti ma sono presenti anche persone con permesso di soggiorno oppure ospiti in centri di accoglienza. Un numero in leggero calo ma sono ancora forti le conseguenze derivanti dalla pandemia. Le stime per il nuovo anno sono infatti di nuovo in crescita”.

I romeni sono i più numerosi (quasi 3mila) e rappresentano oltre un quarto degli stranieri seguiti dai marocchini (intorno ai 1.400). A seguire, nigeriani, albanesi, indiani e ucraini. 5.500 sono europei di cui quasi 4mila dell’Unione Europea.

Guardando alla disoccupazione, i dati non sono incoraggianti: il tasso degli stranieri in Molise sale al 31,3% rispetto al 9,5% di disoccupati molisani. Si tratta del valore peggiore italiano visto che la media si attesta al 12%. Tra gli occupati, il 60 per cento lavora nei servizi, il 17 in agricoltura e il 23 nell’industria. E per quel che concerne i titolari di imprese, siamo sul 6,6%.

Come va l’integrazione a scuola? “Le seconde generazioni sono espressione massima della “stanzializzazione” in un territorio, si tratta dei figli dei migranti qui residenti – spiega Oriente –. Nella scuola le seconde generazioni sono 613, poco meno della metà degli stranieri presenti, avranno la possibilità di chiedere la cittadinanza a 18 anni e usciranno dai radar dal dossier”.

Il Molise si conferma terra di passaggio: “Per quel che riguarda i centri di accoglienza, siamo sull’1,3 per cento su base italiana, quindi i numeri sono mobili”.

Dossier immigrazione unimol

Il volume, curato dal Centro Studi e Ricerche Idos di Roma, è un rapporto annuale che illustra il panorama migratorio dell’Italia nei suoi più rilevanti ambiti tematici e territoriali attraverso un’analisi ragionata dei dati statistici più aggiornati: “È la prima e più autorevole pubblicazione annuale, organica, di carattere socio-statistico che si occupa appunto dell’immigrazione in Italia – spiega la prof Simonelli –. Lo sguardo è anche rivolto al panorama internazionale. Il testo viene tradotto per questo in inglese”.

Presenti all’evento, aperto dagli indirizzi augurali e di saluto del rettore, Luca Brunese, del direttore del Dipartimento Giuridico, Ruggiero Dipace, e dell’assessore regionale alle Politiche sociali, Gianluca Cefaratti, anche il consigliere regionale ed esponente del MoVimento 5 Stelle, Roberto Gravina, e l’assessore alle politiche sociali del Comune di Campobasso, Luca Praitano.

“Nella redazione del rapporto presentato oggi va rimarcato l’aiuto concreto dato dal Dipartimento Giuridico dell’Università degli Studi del Molise – ha sottolineato Gravina – che riesce così a fornirci non solo numeri, ma anche contributi di approfondimento e riflessione utili a trarre indicazioni importanti su un fenomeno come quello migratorio sempre al centro del dibattito pubblico e politico non solo in Italia, rendendo esplicito, fra le altre cose, quale rilevanza possa avere mettere in correlazione, proprio nel caso della nostra regione, il fenomeno migratorio con quell’insieme composito di aree interne che rappresenta il nostro territorio, aree interne erose da uno spopolamento costante”.

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