Si è distinto per l’impegno nel realizzare uno sviluppo più sostenibile ed inclusivo per il territorio il comune di Castel del Giudice e per questo è stato insignito del Premio “Ambasciatori Economia Civile” nello splendido Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio di Firenze. Un riconoscimento affidato al sindaco Lino Gentile nell’ambito della 5° edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, che si è svolto dal 28 settembre al 1 ottobre con il coinvolgimento di tanti protagonisti del mondo dell’economia e della società, ma anche esponenti di aziende, università, scuole, comuni, start up, che hanno l’ambizioso obiettivo di cercare una risposta di “economia civile” agli shock e alle sfide globali, nell’era dell’intelligenza artificiale, della transizione ecologica e delle grandi trasformazioni sociali (disuguaglianze, demografia, migrazioni).
«Le aree interne costituiscono il 60% del territorio nazionale e possono diventare il vero motore di sviluppo del Paese, anche attraverso la sperimentazione di nuove forme di economia – ha sottolineato Lino Gentile, nel ritirare il premio -. Per frenare lo spopolamento e per portare persone e nuovi abitanti a Castel del Giudice, ci siamo inventati un metodo che ha due presupposti fondamentali: non piangersi addosso e condividere una strategia di sviluppo sostenibile. I cittadini si sono impegnati, partecipando con le idee e con investimenti per i progetti di recupero e di rinascita del paese. Molto è stato fatto anche grazie al “capitale affettivo”, il coinvolgimento di persone originarie di Castel del Giudice, che vivono in altre regioni d’Italia, ma che investono nel nostro comune».
Il riferimento è al recupero di terreni per creare un meleto biologico, il birrificio agricolo che produce birra grazie all’orzo coltivato sul territorio, le stalle in disuso trasformate nell’ albergo diffuso Borgotufi e le tante iniziative in corso e in cantiere ideate e sperimentate per la rigenerazione territoriale. Rigenerazione che vedrà un nuovo e corposo capitolo con il progetto premiato dal Bando Borghi (20 mln finanziati attraverso il Pnrr) che non a caso vuole fare del borgo altomolisano il Centro di (ri)Generazione dell’Appennino.
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Il premio “Ambasciatori Economia Civile” assegnato al Comune di Castel del Giudice e al Comune di Livorno, per i loro progetti dedicati alla partecipazione attiva e al recupero: nel caso molisano di spazi, strutture e professionalità contro l’abbandono e lo spopolamento del territorio, per il comune toscano invece di generi alimentari contro lo spreco e per consolidare un rapporto di mutuo aiuto nei confronti di chi vive momenti di fragilità, è un riconoscimento per l’impegno sui temi del lavoro dignitoso, dell’inclusione, della partecipazione, dello sviluppo sostenibile delle comunità.
Insomma, per Castel del Giudice e per il suo sindaco ‘illuminato’ si tratta dell’ennesimo successo che premia un percorso sistematico e coerente (non un’iniziativa spot) volto alla resilienza del territorio.
Tra le personalità premiate, anche il tenore Andrea Bocelli, i cantanti Colapesce e Dimartino, Malika Ayane, e lo scrittore e drammaturgo Stefano Massini, che si sono distinti come “artisti per la sostenibilità” per la capacità di unire i principi dell’economia civile alla sua arte e diffondere i valori dell’uguaglianza, dell’integrazione e della sostenibilità.
“Oltre i limiti: l’impegno che (ci) trasforma” è il titolo scelto per la quinta edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile (FNEC) che è promosso da Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) e da Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti), con la collaborazione di SEC (Scuola di Economia Civile) e il contributo di Fondosviluppo.
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