38, 39, con picchi che sfonderanno quasi sicuramente il muro dei 40. Non stiamo dando i numeri, ma i gradi. Saranno giorni di ‘fuoco’ per Campobasso e dintorni. Il capoluogo si ritrova nell’elenco delle città più calde d’Italia da diverse ore, con un caldo torrido che non dà tregua seppure non sia paragonabile a quello afoso e umido delle varie Bologna, Firenze, Roma, Milano. Ma allo stesso modo si è già detto addio da tempo al quel clima tipicamente montano a cui si era abituati fino a un decennio fa.
“Saranno quattro giorni di grande caldo – spiega subito il meteorologo Gianfranco Spensieri –. L’apice appunto tra la giornata di oggi e quella di giovedì”. Ma l’accento va posto su un dettaglio non da poco, anzi per certi versi “sconcertante”: “A Campobasso si registreranno temperature minime tra i 23 e i 25 gradi che per una città come il capoluogo possiamo definire ‘folli’. Si tratta delle cosiddette notti tropicali, ovvero sopra i 20 gradi”.
Insomma, caldo, caldissimo di giorno ma tregua che non arriverà neanche con il calare della notte. Una situazione che può essere ‘capibile’ in zone umide ma non a 700 metri di altitudine. Fino a qualche anno fa, e non si vuole scadere in luoghi comuni, nella zona del Castello Monforte e dintorni si faceva fatica anche d’estate a uscire di casa solo con la maglietta. “Il cambiamento c’è ed è evidente – aggiunge Spensieri –. Le colpe? Non è facile stabilirle, ma negare cambiamenti importanti del clima non è realistico”.
Notti tropicali che faranno sentire le proprie conseguenze anche in Altissimo Molise, dove “saranno registrati 19-20 gradi che davvero sono un’anomalia”. Peggio di tutti, soprattutto di notte, se la passeranno in Basso Molise. “A Termoli sembrerà leggermente più fresco di giorno per via della brezza di giorno, ma come minime parliamo di 28-29 gradi con 70% di umidità. Neanche in India dopo i monsoni avviene questo normalmente”.
D’altronde, “è una situazione che si ripete negli ultimi anni. L’anno scorso sono state almeno 25 le notti tropicali a Campobasso, fino a dieci anni fa si contavano sulle dita di una mano. E se prima si parlava del nostro caro Anticiclone delle Azzorre, ora quest’ultimo è stato completamente sostituito dall’Anticiclone africano, che ha caratteristiche completamente diverse.
Insomma, gran caldo ovunque ma con le dovute specificità e differenze. Perché se a Campobasso si potrà parlare di caldo torrido, a Termoli e fino a Larino bisognerà fare riferimento a un caldo afoso, certamente meno sopportabile dal punto di vista dell’organismo.
E le previsioni di medio periodo cosa dicono? “Venerdì ci sarà un leggero calo ma solo di un paio di gradi, con le temperature che resteranno molto al di sopra della media. A sensazione questo grande caldo non dovrebbe durare fino a fine luglio ma probabilmente ci sarà un piccolo guasto da metà della prossima settimana, con qualche temporale pomeridiano. Purtroppo, dopo queste ondate fortissime di calore sono anche probabili fenomeni estremi. Questo è l’altro grande rischio quando c’è una rottura improvvisa”.
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