Battagliera, come sempre. Laura Venittelli interviene a Tutti Candidati e mette un po’ di pepe sulla campagna elettorale per le Regionali del 25 e 26 giugno. “Io con la Casa dei Diritti ho impugnato il Decreto Balduzzi e il Piano operativo sanitario del presidente Toma che voleva chiudere i reparti e lasciarne solo quattro a Termoli. Quel Pos è stato impugnato da noi, dal sindaco di Campobasso, di Isernia, di Guglionesi ma non da quello di Termoli che si era limitato a Punto Nascita ed Emodinamica”.
Il tema principale non può che essere la sanità. “Non può essere uno slogan, le battaglie si fanno sempre. Il problema si risolve puntando sulle innovazioni, come la telemedicina”.
La candidata termolese del Partito Democratico parla del nuovo corso del partito targato Elly Schlein. “Siamo in fase di ricostruzione e stiamo individuando temi e battaglie come il salario minimo e la sanità pubblica”.
Sull’alleanza che ha portato il Pd a scegliere un esponente dei Cinque Stelle, Venittelli afferma: “L’esperimento Molise è il punto da cui ripartire. Alle Primarie ho votato Schlein, mi piace perché giovane e ha idee che guardano ad ambiente e diritti. Renzi? Periodo in cui sono stati commessi troppi errori”.
L’ex parlamentare ha affrontato anche il tema lavoro. “La Gigafactory è una grande opportunità ma trascurata. Bisogna stare molto attenti perché ci sarà una graduale riduzione del personale”. Quindi l’energia. “Siamo a favore delle rinnovabili ma non del progetto dell’eolico off shore della Maverick”. Critiche al centrodestra anche sulla perimetrazione della Zes. “Doveva servire a valorizzare il porto di Termoli ed è andata a finire a Pozzilli”.
Poi il duro attacco che implicitamente tira in ballo Nicola Rocchia. “È uno scandalo che ci siano medici candidati con la Lega Nord, il partito che vuole dividere l’Italia e togliere medici e soldi al Sud per portarli al Nord”.
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