Il 27 maggio le liste

Rete Sinistra si autoesclude dalle Regionali: “Manca democrazia”. Intanto nasce ‘Io non voto’, simbolo un maiale

Unione Popolare, Un Altro Molise è Possibile e Rete della Sinistra non si presenteranno e anche Molise solidale si sfila. Il Terzo Polo intanto dialoga sia con centrodestra che coi progressisti

La Sinistra radicale non ci sarà alle prossime Regionali. Il Terzo Polo probabilmente sì, ma non si sa ancora con chi. A poco più di una settimana dal termine ultimo per presentare le liste, comincia a diradarsi la nebbia che regnava sul quadro politico molisano.

Prima certezza, l’autoesclusione della Rete della Sinistra. “Unione Popolare, Un Altro Molise è Possibile e Rete della Sinistra non si presenteranno alle prossime elezioni regionali. Non è una rinuncia, bensì il lancio di un progetto politico realmente alternativo di chi non si riconosce più nella sclerotica e finta dicotomia tra centrodestra e centrosinistra. La legge elettorale vigente, che nessuno in consiglio regionale ha avuto il coraggio di mettere in discussione, è profondamente antidemocratica e impedisce una qualsivoglia alternativa al sistema di potere che si è instaurato in Molise” scrivono oggi in una nota congiunta. Poche ore fa stesso annuncio anche da parte del movimento civico Molise solidale.

Mentre a sinistra la decisione è presa, al centro sono ore di riflessioni. Il Terzo Polo, cui piacerebbe essere l’ago della bilancia di queste elezioni, non ha ancora deciso cosa fare, vuoi perché a livello nazionale Renzi e Calenda litigano un giorno sì e l’altro pure, vuoi perché continuano a giocare su più tavoli. Il referente regionale Antonio D’Aimmo ammette di aver dialogato sia con Francesco Roberti che con Roberto Gravina per delle possibili alleanze ma non accantona l’idea di formare una coalizione autonoma dai due schieramenti con almeno due liste che possano contenere gli esponenti di Italia Viva, Azione, Molise al Centro e Insieme. Probabile che la decisione arrivi entro questo fine settimana.

Centrodestra e centrosinistra invece stanno cercando di completare le liste. A favore di Roberti al momento si contano almeno sette formazioni: Fratelli d’Italia (presenti tra gli altri Iorio, Pallante, Di Sandro, Scarabeo, A. Romagnuolo, il sindaco di San Massimo Leggieri e Antonacci), Forza Italia (Cavaliere, Cotugno, Calenda, Di Lucente), Lega (il sindaco di Trivento Corallo, il consigliere di Campobasso Pascale), poi Udc (Micone), Popolari (Niro, Ferrazzano), Il Molise che vogliamo, vale a dire la formazione di Patriciello (Cefaratti) e la lista del Presidente.

Nella coalizione progressista al momento si contano cinque liste: Partito Democratico (Facciolla, Fanelli, Venittelli, Veneziale), Movimento Cinque Stelle (Greco, Primiani, Nola), Alternativa Progressista, cioè l’unione di Europa Verde e Sinistra italiana, Costruire Democrazia (Romano) e la lista del presidente.

emilio izzo simbolo io non voto

Infine un’altra novità, cioè l’ufficializzazione del candidato presidente Emilio Izzo, attivista di Isernia impegnato da anni nella difesa della sanità pubblica e dei servizi ospedalieri. Sarà lui il leader della formazione ‘Io non voto (i soliti noti)’ che ha presentato il simbolo del movimento, vale a dire un maiale stilizzato nero su sfondo rosso.  “Il maiale è un animale che mangia tutto, compreso l’uomo, ed è a sua volta ottimo da mangiare, e noi ne sappiamo qualcosa in Molise, ma non certo per farsi governare”. A scanso di equivoci ha aggiunto: “‘Io non voto’ nasce da qui e non è un non voto ma è un voto per chi come me e con me ha portato le battaglie sulla strada. Siamo una lista antisistema”.

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