Icona della cultura visiva

Compie 98 anni il fotografo larinese Paolo Di Paolo, Maestro del ‘900. Per lui alla Sapienza la laurea ad honorem in Storia dell’Arte

Da parte dell'Università La Sapienza di Roma, cui Di Paolo poco più che ventenne approdò dopo essere partito con una valigia di cartone dal Molise, un importante riconoscimento per quello che è un indiscusso Maestro della fotografia di fama mondiale. "Portò la sua cultura umanistica dentro la costruzione dell'immagine. Non fu solo un tecnico ma un autore capace di interpretare la realtà con una cifra inconfondibile". Da Larino gli auguri del sindaco a nome della comunità tutta

Compie oggi 98 anni e ieri (16 maggio) Paolo Di Paolo, il fotografo nativo di Larino che con le sue immagini ha reso un affresco memorabile del Novecento d’Italia, ha ricevuto all’Università Sapienza di Roma la laurea ad honorem in Storia dell’Arte.

Le sue fotografie, d’altra parte, sono storia e sono arte, come emerge anche dalle parole di elogio di Ilaria Schiaffini, professoressa di Storia dell’arte contemporanea e di Storia della fotografia, pronunciate ieri nel corso della cerimonia cui Di Paolo ha partecipato in video. “Nella fase cruciale del passaggio dalla ricostruzione postbellica al miracolo economico, egli ha dato un contributo primario alla formazione dell’immaginario nazionale: con sguardo ironico e partecipe ha ritratto la nascita della civiltà dei consumi di massa, il turismo, lo star system, l’alfabetizzazione delle campagne, l’impatto tra l’Italia contadina e quella avviata verso l’industrializzazione, con l’irrompere della modernità dei nuovi stili di vita”. Così Antonella Polimeni, rettrice dell’Università dove da giovane Di Paolo ha studiato Storia e Filosofia: “Paolo Di Paolo appartiene a quella schiera di fotoreporter intellettuali che hanno definito l’identità visiva dell’Italia nella fase di transizione cruciale dalla ricostruzione postbellica al miracolo economico, quando la fotografia ha ricoperto un ruolo centrale nell’età dei rotocalchi”.

laurea ad honorem sapienza paolo di paolo

 

Un fotoreporter d’eccezione dell’Italia liberata e altresì “un autore capace di interpretare la realtà con una cifra inconfondibile, come mostrano i suoi ritratti di personalità del cinema, dell’arte e della letteratura”.
Già perchè Paolo Di Paolo ha legato indissolubilmente la sua fama alle sue iconiche foto e ai suoi reportage con protagonisti divi del cinema (come Anna Magnani, Grace Kelly, Kim Novak, Sofia Loren, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Stefania Sandrelli, Alberto Sordi, Monica Vitti), scrittori (quali Giuseppe Ungaretti, Dino Buzzati, Carlo Emilio Gadda, Vincenzo Cardarelli, Oriana Fallaci, Alberto Moravia, Ezra Pound, Salvatore Quasimodo), celebrità internazionali e icone del glamour e del costume. Indimenticabile rimane il ritratto di Pier Paolo Pasolini nel 1960, seduto sull’altura del Monte dei Cocci di fronte a un paesaggio urbano di periferia.

pasolini foto paolo di paolo

 

Di molti di loro, scrive Schiaffini, “Di Paolo seppe conquistare la fiducia, presentandosi come un interlocutore non solo competente, gentile e dotato di una spiccata empatia, ma anche e soprattutto rispettoso della privacy e consapevole del suo delicato ruolo di mediatore della loro immagine pubblica”.

Ma “accanto ai personaggi celebri Di Paolo restituì la quotidianità senza nome degli italiani con uno sguardo acuto e nutrito di una cultura visiva esteticamente sorvegliata, che conferisce alle sue scene una solidità fuori dal tempo. Le processioni nelle province meridionali e la vita di città, il lavoro in fabbrica e la reclusione in carcere, i matrimoni nel sud contadino e i divertimenti del turismo balneare, l’inaugurazione dell’autostrada del Sole e l’asino al pascolo nel nuovo aeroporto di Pantelleria offrono una sintesi fra tradizione e modernità in fotografie rimaste emblematiche. Al centro delle sue immagini domina l’interesse autentico per la persona”.

Di Paolo deve la sua maggiore notorietà alla collaborazione continuativa tra il 1954 e il 1966 a “Il Mondo”, diretto da Mario Pannunzio. “Il Mondo fu la più autorevole e temuta tribuna di confronto per professionisti, fotoamatori e dilettanti che allora formarono le nuove leve della fotografia italiana. Al corredo delle immagini, sganciato dalla illustrazione della notizia, Pannunzio affidava il compito di interpretare la realtà al pari dei testi”, così l’accademica Schiaffini che evidenzia come di Di Paolo fu la prima fotografia firmata su “Il Mondo” il 20 gennaio 1959, e sempre sua l’ultima ad essere pubblicata nel 1966.

La Filosofia dietro l’immagine: questo il titolo della lectio magistralis scritta dal grande fotografo e letta ieri alla Sapienza dalla figlia Silvia che “una volta scoperti in cantina i 250.000 negativi dell’attività di suo padre, divenne la appassionata custode nonché la meritoria promotrice del recupero di un patrimonio visivo di straordinaria portata”.

Per la docente di storia della fotografia Di Paolo “entrato nell’universo dei professionisti con il tocco leggero dell’autodidatta, portò la sua cultura umanistica dentro la costruzione dell’immagine, mettendo sempre la scena o il soggetto che si trovava a ritrarre a confronto con le sue conoscenze e le sue idee”.

 

Il riconoscimento di ieri riempie di orgoglio il Molise tutto. In anni recenti si è consolidata una rivalutazione, anche internazionale, del ‘nostro’ come dimostra il documentario realizzato dal celebre fotografo di moda e regista Bruce Weber (Paolo Di Paolo: un tesoro di gioventù), peraltro presentato nell’estate 2022 a Casacalenda in occasione del festival MoliseCinema. E, ancora, la mostra (inaugurata nell’aprile 2019) al Maxxi Museo Nazionale delle arti del XXI secolo dal titolo “Paolo Di Paolo. Mondo perduto”.

paolo di paolo greta ferro molise cinema 19
puchetti di paolo mostra i fiori di san pardo
paolo di paolo molise cinema 19

Nell’ordine: Di Paolo a MoliseCinema con Greta Ferro, con il sindaco di Larino  Puchetti e ancora nell’edizione 2019 del festival di Casacalenda

 

Il sindaco della cittadina frentana Pino Puchetti fa i suoi “vivissimi auguri al Maestro Di Paolo” e si dice speranzoso di poterlo incontrare in occasione della festività di San Pardo. Proprio nel 2022 il grande fotografo regalò alla comunità larinese, cui è profondamente legato, una straordinaria mostra di suoi scatti. Una esposizione fotografica che ha raccontato circa 70 anni della caratteristica festa patronale con i suoi preziosi fiori di cartapesta che adorneranno i 120 carri e il centro storico.

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“Questa laurea – così dall’Università romana – suona come un risarcimento per l’oblìo, con il quale lo stesso fotografo volle prendere le distanze da una fase di folgorante vitalità e soddisfazione professionale, che sentiva oramai dolorosamente inattuale”.

E allora buon compleanno Maestro Paolo Di Paolo.

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