Tregua fiscale 2023

Bolli auto non pagati, c’è la sanatoria ma non per il Molise: la Legge di Bilancio beffa la regione

L'avvocato Ennio Cerio: "Queste misure non trovano applicazione ai debiti contratti nei confronti della Regione Molise, come per esempio il bollo auto, né a quelli di competenza del Comune di Campobasso. In sostanza restano esclusi dalla manovra, con evidente pregiudizio dei contribuenti, tutti quei crediti per i quali l’attività di riscossione è stata affidata dagli Enti a concessionari privati come per l’appunto Ica Creset o Municipia e non all’agente della riscossione nazionale, vale a dire Ader”

Le buone notizie riguardano un po’ tutti gli automobilisti italiani meno che quelli residenti in Molise. Parliamo di coloro che hanno un pagamento pendente relativo al bollo auto. La nuova Legge di Bilancio prevede, infatti, lo stralcio degli importi fino a 1.000 euro, comprensivi di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

I debiti relativi al bollo saranno annullati dopo il 31 gennaio 2023: per usufruire della sanatoria il contribuente non deve fare nulla, poiché la cancellazione del debito è automatica.

Per le altre pendenze scatta invece la rottamazione, ma anche in questo caso il Molise resta fuori dai giochi.

Per le cartelle esattoriali relative a debiti oltre i mille euro o a bolli auto non pagati dal primo gennaio 2016 al 30 giugno 2022, c’è la possibilità, infatti, di effettuare la rottamazione. Si tratta di una procedura per chiudere le pendenze in corso usufruendo di una definizione agevolata, con sconto su sanzioni e interessi: il debitore potrà pagare l’importo dovuto in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023, o tramite un piano quinquennale che prevede un massimo di 18 rate. La rateizzazione delle cartelle esattoriali deve essere appositamente richiesta all’Agenzia delle Entrate.

Ed ora la beffa: gli enti territoriali, avendo facoltà di scegliere, possono anche decidere di non aderire alla nuova rottamazione, per cui le cartelle ricevute, pur se di importo inferiore ai mille euro, non possono essere cancellate ma devono essere pagate.

Se, dunque, un Ente territoriale decide di non aderire alla nuova rottamazione 2023 per agevolare i suoi cittadini a saldare i propri debiti, allora si deve pagare il debito nelle consuete modalità previste dalle Entrate senza alcun condono né agevolazione. E poi, l’altra beffa, che riguarda specificamente il Molise e il Comune di Campobasso è l’ente a cui è affidata l’attività di riscossione. La Legge di Bilancio, prevede infatti, che ad intervenire nella manovra a favore del contribuente sia soltanto l’agente di riscossione nazionale e non il concessionario privato come nel caso della nostra regione.

Ma al riguardo, abbiamo chiesto, delucidazioni all’avvocato Ennio Cerio, legale dell’Unione Consumatori Molise: “Come è noto – spiega Cerio – la legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) ha previsto lo stralcio e delle cartelle esattoriali dei debiti di importo residuo fino a mille euro, e la definizione agevolata dei carichi affidati all’agente dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022, cosiddetta rottamazione quater, prevedendo che il contribuente possa pagare i debiti iscritti a ruolo senza corrispondere all’agente interessi, sanzioni e aggio. Tuttavia – prosegue l’avvocato – è doveroso informare i contribuenti molisani che tali misure non trovano applicazione ai debiti contratti nei confronti della Regione Molise, quali ad esempio il bollo auto, né a quelli di competenza del Comune di Campobasso. In sostanza restano esclusi dalla manovra, con evidente pregiudizio dei contribuenti, tutti quei crediti per i quali l’attività di riscossione è stata affidata dagli Enti a concessionari privati come per l’appunto Ica Creset o Municipia e non all’agente della riscossione nazionale, vale a dire Ader”.

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