Bojano

Escalation di truffe: dallo “smishing” al finto incidente, nove denunce

Finti incidenti, messaggi online, truffe, una raffica di raggiri a danno dei cittadini che hanno portato i carabinieri di Bojano alla denuncia di nove persone.

Uno dei fenomeni emersi in fase di indagini è denominato “smishing”, una particolare forma di “phishing”, in cui l’hacker utilizza un messaggio di testo convincente per indurre i vari destinatari a cliccare su un link e mandare al cybercriminale delle informazioni private o a scaricare programmi dannosi su uno smartphone. In buona sostanza, come la maggior parte dei cybercriminali, chi fa smishing vuole ottenere i dati personali delle vittime per poterli usare per rubare denaro. Spesso si fermano ai conti bancari dei singoli ma a volte posso arrivare a rubare i soldi persino delle società di cui le vittime fanno parte.

È quanto accaduto ad una giovanissima studentessa che dopo essersi accorta del raggiro si è rivolta ai carabinieri di Trivento, ai quali ha raccontato di aver ricevuto una telefonata con la quale le si chiedeva di comunicare i suoi codici di sicurezza via sms per poter operare la procedura di sblocco della propria carta PostePay.

Un uomo ed una donna residenti nell’hinterland partenopeo, con la collaborazione di un giovane extracomunitario, riuscivano ad impossessarsi della somma di circa 200 euro, prelevata con diversi addebiti dal conto della ragazza, prima che riuscisse a bloccarlo.

Vicenda ancora peggiore è quella vissuta da una giovane residente a Bojano che si è rivolta ai carabinieri, poiché le erano arrivate alcune comunicazioni che la vedevano bloccata in Crif, delle quali non riusciva a spiegarsi il motivo.

L’attività di indagine condotta dai militari di Via Croce, ha permesso di accertare che un 40enne del posto, avendo la disponibilità dei dati e dei documenti della donna, le aveva attivato un contratto su piattaforma e-commerce di Amazon, un finanziamento dell’importo di 1.600 euro che non aveva mai provveduto ad onorare.

Sempre i carabinieri di Bojano, inoltre, hanno individuato e denunciato cinque persone – tre uomini e due donne – che a vario titolo erano coinvolti in una truffa in danno di un giovane del posto.

La vicenda inizia nel 2019, quando la vittima, grazie all’intermediazione di uno dei sodali, acquista un veicolo che rivende qualche tempo dopo ad una società del capoluogo molisano, risultata essere semplicemente un prestanome. Infatti, l’attività investigativa ha consentito di accertare che il veicolo era rimasto nella disponibilità dell’intermediario, che aveva avuto la disponibilità dei documenti del giovane per l’effettuazione del passaggio di proprietà. A distanza di qualche tempo è arrivata una cospicua richiesta di risarcimento danni dalla Compagnia Assicuratrice per un sinistro accaduto a Salerno, per il quale si voleva far passare il denunciante come colui che fosse alla guida. Solo le indagini hanno smascherato l’inganno.

Infine soltanto venerdì scorso sono stati addirittura tre i tentativi messi in atto in territori diversi, che non sono andati a buon fine grazie da un lato all’arguzia delle “nonnine”, che hanno allertato il 112 e dall’altro al rafforzamento dei controlli su tutto il territorio che ha permesso di intervenire in tempo. La truffa è sempre la stessa: poco prima dell’ora di pranzo una telefonata a casa di una anziana donna di Busso e due di Bojano, un interlocutore, con voce camuffata, si presenta come un maresciallo dei carabinieri annunciando un incidente capitato ad un figlio, oppure come un corriere che deve consegnare un pacco urgente, ovviamente in cambio di denaro. In tutti e tre i casi le vittime hanno interrotto le telefonate e chiesto aiuto ai carabinieri che hanno fermato in tempo i tentativi in cantiere.

Il comandante della Compagnia di Bojano, coglie l’occasione per “ribadire di tenere sempre alta l’attenzione per non cadere nei tentativi di raggiro che i malviventi pongono in essere nei confronti delle fasce più deboli, le quali, alla prospettazione di una esigenza imminente di un loro familiare o di un incidente stradale o di un legale da pagare, cadono nella rete dei truffatori, elargendo loro somme di denaro, anche ingenti, come le richieste effettuate nella giornata di venerdì”.

commenta