Giornata internazionale

Carabinieri e studenti contro il bullismo, a Bojano premiati i vincitori del concorso “Tienilo sempre acceso”

Settanta studenti (classi I e II) dell’Istituto “Lombardo Radice” di Bojano questa mattina hanno incontrato i carabinieri, in occasione della Giornata Mondiale contro il Bullismo e Cyberbullismo.

L’iniziativa, voluta dall’insegnante Italia Martusciello e coordinata dalla dirigente scolastica Anna Paolella, si inserisce nel progetto denominato “Cultura della Legalità”, che da anni vede l’arma dei carabinieri insieme ai giovani per contribuire a sviluppare una coscienza sociale basata sul rispetto dell’altro, delle regole e delle leggi.

L’occasione per consolidare questi principi è stata rappresentata anche dalla terza edizione del concorso “Tienilo sempre acceso” (il cervello). Un percorso sulla prevenzione del bullismo e cyberbullismo, coordinato dalla professoressa Martusciello, con il coinvolgimento del team digitale dei professori Antonio Delli Carpini, Daniele Muccilli e Alessio Papa.

Il concorso era diretto agli alunni delle classi prime dell’istituto, che avevano seguito seminari sul delicato e attuale fenomeno, che assume sempre di più i connotati di un problema sociale.

Relatori per l’incontro con i ragazzi, sono stati il tenente Antonella Petrella, psicologa in servizio alla Scuola Allievi dei Carabinieri di Campobasso e il capitano Edgard Pica, Comandante della Compagnia Carabinieri di Bojano, che al termine hanno premiato gli alunni vincitori del concorso.

Il tenente Petrella ha focalizzato il suo intervento sulle “emozioni”, tra le quali si annovera anche la “paura”, quella di subire vessazioni, prevaricazioni, ma anche quella vissuta dal “bullo” che per vincerla attacca … il più debole. L’attenzione dell’uditorio è stata accattivata con il racconto di un episodio della vita di San Filippo Neri, quando raccontava delle piume di una gallina nell’aia, molto difficili da raccogliere, una volta volate via, parafrasando così le foto o i video immessi in rete che in un attimo diventano “virali” senza alcuna possibilità di poter tornare indietro.

Il capitano Pica, invece, dopo aver evidenziato come la vittima e il bullo hanno parimenti bisogno di aiuto, l’una per i traumi subiti e l’altro per gli ostacoli che incontrerà nella crescita, ha invitato gli alunni a riflettere su uno studio condotto da Dan Olweus, il quale giungeva a dimostrare come il 60% dei bulli tra la V elementare e la III media, all’età di 24 anni era stato almeno una volta in prigione. L’accento più marcato, però, è stato posto su uno degli “attori” più importanti del fenomeno Bullismo, ovvero“la massa silenziosa”, quelli che fanno finta di niente e si girano dall’altra parte, lasciando gli alunni con un interrogativo da porsi in ogni momento, specie quando si è in procinto di postare una foto o pronunciare una frase: “e se un domani fossi io la vittima?”.

Non poteva non essere presente all’evento il giovane bojanese Mario Amatuzio, insignito dal Presidente della Repubblica come “Alfiere della Repubblica” per essere, tra l’altro, da sempre in prima linea per favorire inclusione e contrastare il Bullismo, che ha premiato alcuni vincitori.

Bullismo carabinieri pica bojano

In chiusura, la dirigente scolastica si è complimentata con gli alunni, sia per l’impegno profuso nelle fasi del concorso, che per l’attenzione e l’interesse dimostrate nel corso del seminario. Momenti e giornate come queste devono necessariamente essere sempre più frequenti per far si che il ricordo non rimanga legato ad una sola giornata, ma cresca in ciascuno un intimo convincimento.

Di seguito l’elenco dei premiati. Il primo premio a: Giorgia Cavallo, Rebecca Colucci, Marco Iaconvantuono, Noemi Angelini. Secondo premio a: Giada Bonomo, Gaia Iannetta, Giulia De Gregorio, Maria Grazia Del Busso. Terzo premio a: Lavinia Scasserra, Davide Tomaro, Amedeo Iacobucci, Federico Antonecchia.

Infine tre premi della critica. Premio della Critica dell’Onorevole Elena Ferrara a Francesca Tagliaferri: “Questo lavoro invita la vittima a cogliere i segni della sua sofferenza e a trovare il modo di parlarne.  Il tema affrontato è profondo e riguarda la capacità di ascoltare il proprio dolore, accettare i segni del disagio. Il passaggio alla narrazione, alla richiesta di aiuto è la sola soluzione per ritrovare se stessi e uscire dalla condizione di sofferenza”.

Premio della critica di Fabio Forgione a Paola Prioriello: “Attraverso questa immagine, l’alunna ha voluto rimarcare la necessità di non dare ascolto ai giudizi online e alle minacce che feriscono la sensibilità altrui e che possono lasciare dei segni nell’animo. Occorre reagire e togliere quella benda sul volto per poter dare voce alle proprie emozioni, trasformando quei due cellulari «indiavolati» in degli ottimi strumenti per comunicare ed interagire”.

Premio Moige Molise a Chiara Iacovantuono: “La proposta presentata da Chiara invita ognuno di noi a fortificarsi e a non cedere al silenzio, perché solo attraverso l’uso della forza della parola si può abbattere qualsiasi ostacolo perché evoca immagini, proietta scenari, attiva idee, desideri, stati d’animo e sentimenti. Ecco perché un corretto uso delle parole è fondamentale per il dialogo e la comprensione sia verso noi stessi che verso gli altri”.

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