Il corpo di Amalia Rago trovato in bagno. Le fiamme che hanno distrutto la casa partite dalla cucina, indagini del Nia

Sono al vaglio del Nucleo Investigativo Antincendio dei Vigili del Fuoco le cause del rogo che ha distrutto una abitazione in via Sergente Maggiore Sforza a Montecilfone, dove ha perso la vita una donna di 71 anni. Amalia Rago, questo il nome della vittima, è deceduta a causa del fumo che le ha riempito i polmoni e le ha impedito di mettersi in salvo.

Il corpo ustionato è stato ritrovato in bagno dai vigili del 115, che hanno effettuato l’intervento di soccorso all’interno della abitazione. Secondo una prima ricostruzione sembra che la donna al momento dell’incendio si trovasse in cucina, e che le fiamme siano partite dalla stufa a legna. Lei a quel punto, spaventata, è corsa in bagno probabilmente con l’intenzione si rifornirsi di acqua per spegnere il fuoco. Un aspetto, questo, al vaglio degli inquirenti.

Il primo piano è stato completamente distrutto dal fuoco e danni strutturali anche al piano superiore, che sarebbe di proprietà di un familiare emigrato in Germania.

Il marito della donna, Antonio Bellini, si è invece salvato riuscendo a portarsi all’esterno della casa che si trova alla periferia del paese ed è stato soccorso dall’ambulanza del 118 arrivata sul posto e trasferito al San Timoteo di Termoli. Sottoposto agli esami, è stato ricoverato in medicina d’urgenza ma le sue condizioni sono definite ‘buone’. L’uomo non è in pericolo di vita e non ha una sindrome da intossicazione.

Secondo quanto si apprende sul posto, la coppia che viveva sola e che non ha figli è stata colta dal fuoco poco dopo il risveglio. Il magistrato della Procura della Repubblica di Larino è stato allertato come da prassi ma non ha ritenuto necessario recarsi sul posto dove ci sono i carabinieri di Guglionesi. Le indagini sono state affidate al Nia del comando vigili del fuoco di Campobasso e i cui uomini sono arrivati a Montecilfone per avviare gli accertamenti. Una tragedia: questa è l’ipotesi sulla quale si sta lavorando.

A dare l’allarme i vicini di casa che hanno visto il fumo fuoriuscire dalle finestre del primo piano e hanno sentito le urla dei coniugi che chiedevano aiuto. Il cadavere di Amalia Rago è a disposizione dell’autorità giudiziaria ed è stato portato via intorno alle 11 e 2o e trasferito all’obitorio del San Timoteo di Termoli per l’autopsia. 

“Li conoscevo entrambi, venivano spesso in Comune e li ho visti solo qualche giorno fa. E’ una tragedia per la comunità” il commento del sindaco Giorgio Manes che sta seguendo l’evoluzione della vicenda.

Secondo voci non confermate il piano superiore della abitazione si presentava in maniera disordinata con cassetti aperti. “Questo è un elemento che sarà chiarito” ha precisato il sindaco Manes.