Iter in parlamento

Milleproroghe, 2 emendamenti per sanità: mutuo trentennale per restituire 500 mln e saldare debiti Asrem

Nel decreto al vaglio dell'Aula di Palazzo Madama la proposta del senatore Claudio Lotito che prevede la rateizzazione trentennale per azzerare il deficit sanitario. Il governatore e commissario ad acta Donato Toma: "Non costa nulla allo Stato ma ci consente di appianare il debito con le nostre risorse". Nel Milleproroghe anche il cosiddetto emendamento Inps per azzerare i debiti dell'Azienda sanitaria. "Con questi due provvedimenti possiamo salvare il Molise"

Per restituire i circa 500 milioni di debiti della sanità e risollevare i conti in rosso della Regione, i molisani si dovrebbero accollare un mutuo trentennale. E’ la proposta presentata dal senatore Claudio Lotito, presidente della Lazio eletto nella nostra regione alle Politiche dello scorso settembre. Il parlamentare romano, vice presidente della Commissione Bilancio, ha presentato uno specifico emendamento al decreto Milleproroghe che, dopo l’approvazione da parte del Governo Meloni, ha iniziato l’iter per la conversione in legge nell’Aula di Palazzo Madama. Le proroghe riguardano il prossimo anno e per lo più si estende la durata delle norme in scadenza a fine anno al 31 dicembre 2023.

Non sarebbe la prima volta che i molisani sarebbe costretti a saldare un mutuo per il deficit sanitario, è accaduto anche durante il governo Frattura, come ricorda il governatore e commissario ad acta Donato Toma. “Il Molise ha già usufruito di una rateizzazione trentennale nel 2015”, ha spiegato ai giornalisti a margine della conferenza stampa convocata per presentare l’Avviso pubblico della Regione Molise finalizzato alla selezione di proposte progettuali per la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse.

“Una legge – la legge di riaccertamento straordinario dei residui – prevedeva la rateizzazione trentennale solo che nel 2015, a parere mio, è stato commesso un errore di calcolo dei residui da eliminare. La rateizzazione non costa nulla né allo Stato né alla Regione, ma consente al Molise di appianare il disavanzo con le risorse proprie e con le risorse che recupereremo nei prossimi 30 anni”. In pratica, ha aggiunto il presidente Toma, “ci riappropriamo di quella rateizzazione che non è stata adeguatamente sfruttata dalla Regione come ha fatto invece la Sicilia. Noi non siamo meno della Sicilia, a Milano nel Festival delle regioni ne avevo parlato con Renato Schifani (l’attuale governatore siciliano, ndr) e avevamo discusso di questa possibilità”. La Sicilia ha usufruito della rateizzazione dei debiti sanitari come prevede un provvedimento inserito nella Legge di Bilancio. Per il Molise, invece, “l’emendamento è inserito nel Milleproroghe perché non presuppone alcun intervento di finanza pubblica, è un atto neutro che abbiamo concordato col senatore Lotito”. Il governatore Toma non ha nascosto di aver scritto di suo pugno l’emendamento presentato dal parlamentare romano: “Ho scritto un emendamento che potesse andare bene per il Molise, Lotito l’ha fatto proprio e lo sta portando avanti. Auspico, anzi sono convinto che tutta la maggioranza spingerà perché venga approvato queste emendamento”.

Il secondo emendamento che riguarda direttamente la sanità molisana consente di ripianare i debiti che l’Azienda sanitaria ha con l’Inps. Anche questo “era già stato formulato in sede di finanziaria – ha aggiunto Toma – ma poi non è andato a buon fine, non è arrivato in Aula. L’ho riproposto al vice presidente della commissione bilancio, appunto il senatore Lotito, e se l’emendamento verrà approvato nel Milleproproghe avremo la possibilità di rateizzare a 10 anni la cartella contributiva che grava sull’Asrem di oltre 40 milioni di euro. Una parte è stata pagata dalla Regione. Sarà dunque possibile azzerare i 39 milioni di euro di interessi e sanzioni. Se approvati – ha concluso Toma – questi due interventi salveranno il Molise”.

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