Contenzioso sul trasporto pubblico

Vertenza Atm, Cgil e Cisl difendono la loro soluzione per gli stipendi arretrati. Ma il vero obiettivo è revocare la concessione

I sindacati puntano ad accelerare sui tempi della revoca della concessione ad Atm per risolvere il contenzioso e a rendere strutturale il potere sostitutivo che ha permesso di ottenere già concreti risultati a dicembre. "Anche l'assessore Pallante è con noi" dicono a poche ore dal presidio indetto da Ugl e Faisa Cisal sotto la Regione

A 24 ore dal presidio di un piccolo gruppo di autisti Atm organizzato per domattina da Ugl e Faisa Cisal sotto la sede della Regione Molise, sulla vertenza intervengono la Cgil e la Cisl.

In una nota i segretari Lucia Merlo (Filt Cgil) e Simone Vitagliano (Fit Cisl) ricordano il risultato ottenuto dalla loro battaglia in favore dei lavoratori e contro uno dei più importanti concessionari del trasporto pubblico che non paga puntualmente gli stipendi pur avendo soldi pubblici in cambio del suo servizio.

La nota dei due sindacati giunge nella stessa giornata in cui Primonumero ha raccontato della ‘guerra’ tra le organizzazioni che rappresentano i dipendenti di Atm evidenziando come, pur lottando per la stessa ragione (far ottenere lo stipendio ai lavoratori) si sono divise sul metodo. Ugl e Faisa Cisal, annunciando il presidio in Regione di domani, avevano attaccato i recenti risultati di Cgil e Cisl che, a loro dire, hanno reso i pagamenti degli stipendi arretrati più complicati per aver invocato i poteri sostitutivi (in pratica la Regione paga per l’inadempiente Atm). Circostanza smentita dai fatti e ribadita anche oggi dalla Cgil e dalla Cisl.

Protestano per gli stipendi arretrati, ma si dividono sul metodo: la guerra dei sindacati sullo sfondo della vertenza Atm

“L’applicazione del decreto Madia – scrivono spiegando più nel dettaglio la vicenda – e il conseguente subentro della Regione nel pagamento diretto degli stipendi alle maestranze, è stata una svolta importante per la garanzia del diritto alla legittima retribuzione. La Filt Cgil e la Fit Cisl nel riaffermare con forza la validità del risultato ottenuto, sottolineano anche che la pratica dei decreti ingiuntivi portata avanti per anni ha avuto come effetto comunque il ritardo del pagamento degli stipendi (ne è dimostrazione il fatto che ad oggi anche coloro che hanno attivato procedure ingiuntive attendono ancora la retribuzione delle mensilità di novembre – dicembre e tredicesima e per alcuni di essi persino ottobre!). In sostanza tale presunta soluzione che si tramanda ormai da un decennio non ha affatto inciso sulla pratica aziendale della mancata corresponsione delle spettanze favorendo, inoltre, un sistema di tutela che ha significato guadagno garantito per i legali coinvolti. Nessun beneficio concreto, quindi ai lavoratori che, nel caso del pagamento diretto, si vedrebbero invece riconosciute le mensilità con puntualità. E la nostra intenzione è quella di perseguire questa direzione avendo avuto in tal senso un riscontro diretto dall’assessore Pallante il quale ha ribadito proprio in queste ore l’intenzione da parte della Regione di continuare ad utilizzare il potere sostitutivo nei confronti dei lavoratori Atm che ne faranno richiesta in via esclusiva”.

L’obiettivo finale, per nulla velato, è la revoca della concessione ad Atm “per risolvere definitivamente il contenzioso e, nel frattempo, rendere per l’appunto strutturale il potere sostitutivo che resta la sola concreta strada da percorrere anche alla luce della posizione di Atm che, nonostante abbia ricevuto 451mila euro dalla Regione, continua ad esimersi dal pagamento delle mensilità ignorando gli obblighi contrattuali e di legge nonché la responsabilità sociale in capo ad ogni azienda. Un fatto gravissimo che grava sulla vita dei lavoratori e delle loro famiglie e che impone risposte concrete e il più possibile repentine”.

AD

 

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