Diritti sociali e ambizioni private

Protestano per gli stipendi arretrati, ma si dividono sul metodo: la guerra dei sindacati sullo sfondo della vertenza Atm

Faisa Cisal e UglA annunciano un presidio di trenta persone sotto il palazzo della Regione per il mancato pagamento degli stipendi da parte di Atm. Per le segreterie la responsabilità è anche di Cgil e Cisl che hanno invocato il potere sostitutivo della Regione per gli arretrati ottenendo un buon risultato lo scorso dicembre.

I lavoratori Atm tornano a protestare sotto la sede della Regione: giovedì 12 gennaio dalle 10 alle 12 in via Genova, a Campobasso, ci sarà un presidio “indetto a causa delle gravi difficoltà economiche in cui versano i dipendenti della società Atm. Il ritardo delle retribuzioni mensili – questo scrivono dalle segreterie regionali di Faisa Cisal e Ugl Autoferro – è ormai arrivato a livelli insostenibili. Molti dipendenti devono decidere se rifornire di carburante l’auto per andare a lavorare o fare la spesa per mangiare. La situazione – leggiamo nel comunicato a firma dei sindacalisti Libertone e Giglio – è aggravata dall’incertezza derivante dall’intervento sostitutivo della Regione, in base al Codice degli Appalti, per il pagamento delle retribuzioni in luogo della società inadempiente”.

Una affermazione, quest’ultima, in netto contrasto con le dichiarazioni entusiaste di altre due sigle sindacali, Cgil e Cisl, che il 20 dicembre scorso parlarono di una “svolta epocale” nei rapporti tra Regione e concessionaria del trasporto pubblico che è stata temporaneamente sostituita dall’ente pubblico nel pagamento di stipendi e contributi arretrati.

Vertenza Atm, Regione si sostituisce alla ditta per pagare stipendi e contributi. Per i sindacati “è svolta epocale”

Tre giorni dopo Cgil e Cisl tornarono all’attacco in favore dei lavoratori invocando di nuovo il decreto Madia di quel Codice degli appalti riformato che non piace a Faisa Cisal e UglA, per dire che se Atm non avesse pagato anche la mensilità di novembre e la tredicesima (era stato pagato ottobre per circa 70 dipendenti) avrebbero fatto ricorso nuovamente ai poteri sostitutivi. Anche perché Atm aveva da poco ricevuto 451 mila euro dalla Regione.

Stipendi di ottobre ad autisti. “Atm ha ricevuto 500mila euro, paghi arretrati e tredicesima”

Di questa parziale vittoria, una vittoria dei lavoratori, non hanno mai gioito Faisa Cisal e UglA che annunciano un piccolo presidio (“parteciperanno circa trenta persone con bandiere e megafoni”) con la speranza di essere ricevuti dall’assessore Quintino Pallante. L’uomo dei miracoli secondo Cgil e Cisl, colui che ha firmato il provvedimento “che mai nessun assessore prima di lui aveva avuto il coraggio di adottare”.

E che ha permesso di trascorrere un Natale più sereno a 70 autisti della concessionaria col vizietto di ritardare coi pagamenti. Cosa, del resto, denunciata da tutte le sigle sindacali che si dividono sul metodo pur protestando per ragioni identiche. Rallentando – lo insegna la storia del movimento sindacale italiano – il raggiungimento degli obiettivi della lotta dei lavoratori che sono l’ossatura di ogni organizzazione.

 

 

 

 

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