Guerra aperta

Sanità, niente pagamenti ai privati: scoppia il caso. Neuromed e Gemelli: “Costretti a dimettere i pazienti”

Dopo il Decreto del Commissario ad Acta della Regione che blocca i pagamenti per le prestazioni erogate nell'ultimo bimestre del 2022 le strutture sanitarie private (che non hanno firmato il relativo contratto) chiedono il trasferimento dei pazienti e Neuromed minaccia di sospendere tutto il personale. Questo quanto comunicato in una dura missiva indirizzata ai parlamentari molisani

Cliniche private del Molise sul piede di guerra e in rotta con la Regione. Neuromed e Gemelli comunicano di sospendere le loro attività e di voler dimettere i pazienti, oltre 150 ricoverati nell’istituto di Pozzilli e circa 100 nella clinica campobassana. Il motivo? Il mancato accordo – contratto non firmato – sui singoli budget da erogare ai privati stabiliti dalla Regione Molise. E lo comunicano ai Ministeri competenti (Mef e Salute) e alla Procura, oltre che agli Enti molisani.

L’Ircss Neuromed in una nota indirizzata ai parlamentari molisani inoltre afferma di dover “chiudere la struttura, non eseguire più le prestazioni sanitarie e sospendere, senza alcuna retribuzione, tutto il personale (circa 1000 addetti)”.

Questa la dura presa di posizione arrivata dopo che la Direzione Generale per la Salute della Regione ha comunicato che “non si provvederà ad accettare e contabilizzare le fatture emesse da codesta struttura e afferenti alle prestazioni di assistenza ospedaliera e specialistica ambulatoriale erogate nell’ultimo bimestre dell’anno 2022”. La nota, firmata dal Direttore Generale Lolita Gallo, fa espresso riferimento al Decreto del Commissario ad Acta n. 35 del 27 ottobre che definisce i livelli massimi di finanziamento per l’acquisto di prestazioni sanitarie, di assistenza ospedaliera e specialistica ambulatoriale, erogabili dagli operatori privati accreditati con il servizio sanitario regionale, e relativi appunto all’anno in corso.

Nella Pec inviata dall’Istituto neurologico alla delegazione parlamentare ben si comprende la durezza della risposta alla decisione della Regione. “Evidentemente è sfuggita la gravità delle conseguenze di quanto imposto con la comunicazione in questione” e inoltre si chiede di fornire disposizioni su come operare, addebitando sin da ora alla struttura Commissariale qualunque danno risultasse arrecato alla salute dei ricoverati, atteso che i pazienti da trasferire sono principalmente fragili. E si specifica che alcuni hanno subito un intervento neurochirurgico per tumori cerebrali, altri sono attualmente ricoverati in terapia intensiva, altri ancora sono in stato di coma vegetativo. Insomma una situazione esplosiva che rischia – come aveva scritto ieri l’ex Presidente Michele Iorio scrivendo al Ministro Schillaci – di danneggiare la salute dei molisani.

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Neuromed sottolinea infine come in questi giorni sono programmati centinaia di interventi chirurgici per tumori cerebrali (e altro) e prenotati migliaia di esami diagnostici. “Non saremmo più in grado, quindi – a causa delle condotte della Struttura Commissariale – di mantenere il nostro standard quali-quantitativo che garantisce la vita dei nostri ricoverati”.
E infine: “Non ci resta che arrenderci a causa di un comportamento assurdo tenuto dai Commissari ad acta”.

 

 

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