La replica

Fotovoltaico a Larino, Slow Food a Puchetti: “Terreno classificato come agricolo”

Slow Food Termoli ha voluto replicare alle parole del sindaco di Larino Giuseppe Puchetti riguardo alla possibile realizzazione di un impianto fotovoltaico in contrada Piane a Larino, nei pressi della centrale turbogas.

“L’intervento del sindaco, oltre a altre motivazioni, avviene in risposta al ricorso straordinario presentato al Presidente della Repubblica da Slow Food e AIAB Molise, con il sostegno di Italia Nostra, Fondazione Lorenzo Milani, la Fonte e CIA (Confederazione Italiana Agricoltori Molise). Diciamo subito che se quanto sostenuto dal sindaco fosse vero, il nostro ricorso non avrebbe motivo di esistere e non sarebbe stato presentato. Purtroppo, però le cose non stanno così!

La classificazione della destinazione d’uso di un terreno (agricolo, edificabile, ecc.) avviene attraverso atti amministrativi e di legge pubblici, consultabili da tutti. L’area interessata dall’impianto fotovoltaico di Larino, contro il quale è stato presentato il ricorso, ha un’estensione pari a circa 4,9 ettari ed è individuata catastalmente al foglio di mappa n. 43, particelle n. 25-26-36-105-106-107, ricadenti in zona “E – Agricola” del vigente Programma di Fabbricazione del Comune di Larino, approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1879 del 16.11.1973. L’area interessata alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico, pur trovandosi all’interno della centrale termoelettrica di Larino, ha conservato i caratteri agricoli (prevalentemente incolto allo stato attuale) della zona circostante. I terreni interessati dall’intervento in questione sono attualmente classificati come agricoli, e il fatto che negli ultimi anni non siano stati coltivati non modifica questa condizione.

A ciò si aggiunga che l’area è servita dalla rete irrigua gestita dal Consorzio di Bonifica Integrale Larinese. Quindi sostenere che i terreni dove dovrebbe sorgere il parco fotovoltaico “non sono coltivabili” non trova nessun riscontro, in base alla documentazione consultabile esistente secondo la quale, a tutti gli effetti, si tratta di terreni “fertili irrigui”. Con il ricorso al Presidente della Repubblica abbiamo voluto accendere una luce su questa situazione, si tratta di provvedimenti amministrativi che spesso passano sotto silenzio nella più totale indifferenza. Quello di Larino è solo uno dei primi impianti da realizzare. Attualmente sono state avanzate richieste alla regione Molise per decine di piccoli parchi fotovoltaici, come quello di Larino, che se realizzati andrebbero a occupare oltre 2.000 ettari”.

Infine Slow Food mette in correlazione la perdita di suolo agricolo con l’emigrazione molisana. “Ogni anno il Molise perde circa 6.000 abitanti. In due anni siamo passati da 302.265 abitanti censiti nel 2020 a 290.769 abitanti al primo gennaio del 2022. Un calo di popolazione continuo che sembra inarrestabile, sostenuto anche da una forte emigrazione. Favorire l’abbandono delle campagne, sottraendo terreni fertili all’agricoltura, non può che contribuire in modo irreversibile allo spopolamento delle aree interne a danno soprattutto dei comuni più piccoli. Salvare i terreni agricoli fertili è condizione indispensabile per dare una possibilità di futuro al Molise! Invitiamo il sindaco Giuseppe Puchetti, se intende veramente fare chiarezza, a organizzare un incontro pubblico a Larino, aperto a tutta la cittadinanza, dando a tutti la possibilità i illustrare le proprie posizioni”.

Più informazioni
leggi anche
Fotovoltaico Larino cop
Larino
Il fotovoltaico della discordia vicino la turbogas. “Impianto piccolo e su terreno in pendenza, ecco perchè abbiamo detto sì”
Impianto fotovoltaico Larino Enel. Sindaco Puchetti
Giovedì 15 dicembre
Impianto fotovoltaico osteggiato da Slow Food, Larino apre al confronto: dibattito con politici ed esperti
commenta