Sanità

Pronto soccorso intasati, pazienti trasferiti ad Agnone per non lasciarli in Astanteria

Da qualche giorno vengono spostati nell'ospedale altomolisano i malati cronici che, senza un posto letto, rischierebbero di restare sulle barelle allestite in via provvisoria nell'Astanteria del Cardarelli o nei ristretti spazi del Veneziale di Isernia. Al Caracciolo, ad eccezione della Medicina e di un punto di primo intervento, non sono attivi altri reparti ma stanno arrivando nuovi medici da Campobasso che consentiranno di garantire cure adeguate ai cittadini altomolisani. Fra l'altro è ripresa anche la mobilità dei pazienti di fuori regione che si recano nel nosocomio agnonese, unico centro regionale di reumatologia

Con i pronto soccorso sempre più ingolfati di pazienti e a corto di personale sanitario, da qualche giorno i malati vengono trasferiti da Campobasso e Isernia al ‘Caracciolo’ di Agnone. E’ la soluzione scelta per garantire ai degenti di evitare di restare per giorni e provvisoriamente sulle barelle dell’Astanteria del presidio sanitario del capoluogo che sta vivendo giorni di lavoro massacrante, come vi abbiamo raccontato una ventina di giorni fa: in occasione del Ponte di Ognissanti il pronto soccorso è stato preso d’assalto da persone che avevano bisogno di cure.

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Situazione simile al pronto soccorso del Veneziale di Isernia, la cui drammatica situazione è denunciata quasi quotidianamente dal primario Lucio Pastore. Il dottore conferma a Primonumero il trasferimento dei malati dall’ospedale pentro al Caracciolo di Agnone: “Si tratta per lo più di pazienti cronici. Vengono spostati ad Agnone anche perchè qui a Isernia non solo manca il personale, ma non c’è nemmeno un’astanteria per consentire un ricovero provvisorio di queste persone”.

Al Caracciolo almeno un posto letto è assicurato, anche se l’ospedale è stato in gran parte smantellato ma sta sta facendo registrare segnali di ‘ripresa’ dal punto di vista dei servizi sanitari offerti ai pazienti. In totale ci sono tre medici strutturati (oltre al dottor Paoletti, una pneumologa e un medico venezuelano proveniente dal Cardarelli), che sarebbero coadiuvati dai camici bianchi del nosocomio di Isernia con le prestazioni aggiuntive.

Una buona notizia riguarda il ritorno di pazienti di fuori regione che ad Agnone, unico centro di reumatologia presente in Molise, proprio per questo tipo di cure. E’ reumatologo, del resto, il dottore Franco Paoletti, il primario facente funzioni della Medicina nominato ad aprile 2021 anche dopo una serie di sollecitazioni, come quella del capogruppo M5S Andrea Greco (che portò il caso in Consiglio regionale). E proprio quest’ultimo oggi commenta: “Sono contento quando la sanità pubblica offre esempi virtuosi come fa oggi la Medicina dell’ospedale di Agnone che riesce a fare mobilità attiva riuscendo ad intercettare pazienti extraregionali. Dopo tanti anni – evidenzia Greco – il Caracciolo offre quindi posti aggiuntivi ad una platea più ampia di pazienti grazie alla riorganizzazione del reparto di Medicina, un reparto che oggi funziona. E questo è l’esempio più evidente che la sanità pubblica funziona se è organizzata bene”

Per assicurare poi una migliore assistenza sanitaria ai pazienti che arrivano dai pronto soccorso di Campobasso e Isernia l’organico del reparto di Medicina sarà rinforzato – come riferito a Primonumero da fonti ospedaliere – con due nuovi medici fino a poco tempo fa in servizio nella Medicina del Cardarelli di Campobasso e il cui contratto era in scadenza. I due dottori sono risultati vincitori di un bando Asrem per 12 posti di Medicina Interna. Medici di altri ospedali insomma spostati per tamponare le criticità provocate dalle carenze del personale. Criticità che hanno spinto i Carabinieri del Nas ad effettuare ispezioni nei tre principali ospedali regionali (Campobasso, Isernia e Termoli) ma non, da quanto si è appreso, ad Agnone.

 

 

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