L'incontro ad isernia

Migranti in Molise, strada in discesa con la rete di integrazione costituita sul territorio

Fare integrazione vera è possibile ed è sotto gli occhi di tutti. E se di norma non è semplice, farlo in pandemia è una vera acrobazia. Ma la passione, sommata alla professionalità, ha superato gli enormi macigni trovati lungo la strada. E’ quanto emerso in maniera unanime questa mattina al Comune di Isernia dagli interventi conferenza finale sul progetto Movit – Molise verso l’integrazione, realizzato grazie al Fondo Fami.

La realizzazione della rete di governance e la costituzione del Tavolo dei nuovi molisani sono in sintesi gli obiettivi realizzati che racchiudono due anni di lavoro intenso ed articolato. Tre sportelli fissi e un’unità mobile, ciascuno con tutte le professionalità necessarie, hanno cercato strade e quasi sempre trovato soluzioni per i migranti presenti sul territorio. Li hanno sostenuti quando si sono presentati nelle sedi comunali, li hanno cercati nei paesi più isolati, li hanno aiutati cucendo su ciascuno di loro soluzioni su misura. Formazione, prevenzione attraverso azioni mirate, ascolto, orientamento legale e lavorativo per creare sicurezza, per tutti.

Conferenza migranti Isernia

Il progetto ha coinvolto e portato nella sala consiliare di palazzo San Francesco tutta la provincia di Isernia. C’erano le delegazioni di tutti gli enti che hanno fatto parte del partenariato, tutti gli operatori e gli stakeholder, a partire dai Comuni e dagli ambiti territoriali di Isernia, Venafro e Agnone, che hanno seguito passo passo ogni intervento aggiornando sempre le strategie.

Una sinergia che tutti hanno augurato non vada perduta, a partire dall’assessore Sciulli del Comune di Isernia: “Le idee camminano sulle persone e continueranno a camminare – ha detto in apertura – Abbiamo raccolto un bilancio più che positivo con numeri importanti che richiedono impegno da parte delle istituzioni”.

Daniela Grignoli, in rappresentanza dell’Unimol, ha sottolineato l’aspetto fortemente innovativo del progetto che ha definito ambizioso: “Tutti ci hanno messo grande professionalità ma anche cuore – ha dichiarato nel saluto – Abbiamo lavorato in un periodo storico che ci ha limitato moltissimo: senza tutta questa passione non ci sarebbero stati tutti i risultati ottenuti”.

Enorme l’emozione, unita alla soddisfazione, per gli operatori della cooperativa NuovAssistenza, unico partner privato e braccio operativo del progetto. Coordinati dalla presidente Joanna Madejska, che ha presieduto l’incontro e ringraziato ripetutamente tutti i partecipanti, sono pronti a ripartire perché questa giornata non sia un traguardo, ma un punto di partenza verso il consolidamento di una pratica che potrebbe diventare un faro per l’intero settore.

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