A Montenero Val Cocchiara i cavalli continuano a scorrazzare in paese : è di questa mattina (4 maggio) il video che vi mostriamo, le immagini rivelano alcuni cavalli lasciati vagabondare – invece di essere accuditi nei ricoveri e nei recinti – e arrivati davanti al Municipio. Un paio sono addirittura fermi davanti all’ingresso mentre sembrano pascolare, altri due equini sono a poca distanza dall’edificio comunale. E’ stato un residente del paese altomolisano a realizzare il video e a inviarlo alla nostra redazione denunciando nuovamente il pericolo per l’incolumità delle persone, per gli automobilisti in particolare, oltre che degli animali.
Tutto, fra l’altro, pochi giorni dopo il protocollo sottoscritto tra il Comune di Montenero Val Cocchiara e la provincia di Isernia per garantire la sicurezza stradale e la tutela della fauna: l’accordo, che avvia una sperimentazione sul territorio confinante al Parco nazionale di Lazio, Abruzzo e Molise, prevede l’istallazione di dispositivi ottici e acustici per segnalare sulle strade la presenza di animali selvatici. L’obiettivo, aveva detto il presidente della Provincia pentra Alfredo Ricci alla stampa, è “rendere più sicuri il transito e prevenire gli incidenti”.
Del resto i sinistri causati dal passaggio o dall’impatto contro i cavalli sono un problema sentito, oltre ad essere fonte di preoccupazione per la comunità. Qualche giorno fa in una intervista rilasciata al Tg3 Molise un cittadino ha raccontato di aver perso un amico a causa di un incidente mortale dovuto all’impatto tra la sua auto e un equino. Gli incidenti sono frequenti ma gli automobilisti, stando al racconto dei residenti, non riceverebbero nemmeno i risarcimenti per i danni causati dai sinistri che coinvolgono i cavalli o gli altri animali selvatici. Il problema è stato sollevato anche dall’associazione animalista stop ‘Animal Crimes Italia’ che da tempo segnala situazioni di illegalità in quel territorio.
Da quella denuncia ad oggi pare che non sia cambiato nulla a Montenero Val Cocchiara, dove probabilmente i controlli continuano ad essere carenti, nonostante gli interventi del Ministero della Transizione ecologica e della Regione Molise. Il Dicastero guidato dal Roberto Cingolani nelle scorse settimane ha chiesto verifiche agli enti regionali sulle criticità derivanti dalla “non corretta pratica del pascolo”. Poi è intervenuta anche la Regione Molise che aveva ordinato la chiusura dei pascoli dal 1 dicembre al 15 aprile e ha vietato le recinzioni con il filo spinato. Inoltre, con una recente determina, ha chiesto al Comune (ma non solo) guidato dal sindaco Paolo Santachiara – tra le varie cose – controlli sul benessere degli animali e sulle pratiche di allevamento poste in essere dagli allevatori del luogo, oltre ad avviare accertamenti sull’impiego dei finanziamenti pubblici erogati tramite il Psr (Piano di sviluppo rurale). Senza dimenticare le indagini della Procura di Isernia che sta accertando quanto denunciato in un esposto da due allevatori.
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