E’ vero. I progetti del bando Borghi erano davvero belli e puntavano a ripensare i nostri paesi in un’ottica di rilancio e modernità. Solo uno, Pietrabbondante, l’ha spuntata aggiudicandosi il super premio da 20 milioni di euro. Gli altri, ben 31 comuni, sono stati esclusi e oggi chiedono alla Regione Molise di non accantonare quelle idee invitando il presidente Toma a trovare ulteriori risorse per attuare le loro iniziative.
Sembra una provocazione, quasi una richiesta di indennizzo. Il bando, si può essere d’accordo oppure no, era chiaro: uno solo dei candidati in concorso si sarebbe aggiudicato quelle importanti risorse economiche che passano per il Pnrr.
Ma Candido Paglione e Giacomo Lombardi, sindaci rispettivamente di Capracotta (in foto il Giardino della Flora Appenninica, ndr) e Roccamandolfi, non hanno accettato a capo chino la sconfitta chiamando a raccolta i colleghi amministratori in un summit che si è svolto a Bojano ieri e dal quale è emersa la proposta di recuperare il patrimonio di idee e progetti messi in campo dai vari comuni per la partecipazione alla Linea A del bando.
“In questi mesi – spiegano i sindaci che, è bene sottolinearlo, sono di diversa estrazione politica – si è lavorato duramente per presentare proposte progettuali concrete, fattibili e, soprattutto, in grado di aiutare i territori di cui sono massimi rappresentanti. Si sono costituiti network, reti, si sono sviluppati contatti. Soprattutto, sono state messe in campo energie positive che sarebbe un vero peccato disperdere. Il bando, per come era congegnato, ha premiato una sola proposta.
Ma, nel rallegrarsi con il collega di Pietrabbondante, i primi cittadini ‘esclusi’ lanciano qualcosa che è molto più di una semplice provocazione e assume i connotati di una proposta seria, concreta, rivolta al presidente Toma: attivare altri finanziamenti per consentire di attuare, almeno in parte, quei progetti. Si potrebbe subito pensare a una forma di risarcimento, ma è molto di più di un semplice indennizzo: è una richiesta forte, proveniente da territori che hanno già proposte, al momento riposte nel cassetto. Che sarebbe bene, però, tirare fuori e mettere a disposizione per la futura programmazione regionale”.
Dove trovare i soldi? Anche a questo i sindaci hanno pensato: “Le risorse per finanziare, almeno in parte, i progetti potrebbero provenire dai fondi relativi alle politiche di coesione 2021-2027, in particolare dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), le cui risorse da assegnare al Molise sono in fase di negoziazione, ma che di sicuro avrà un’importante dotazione finanziaria”.
Nella delegazione che si è costituita ieri a Bojano ci sono il sindaco del centro matesino, Carmine Ruscetta, quello di Roccamandolfi, Giacomo Lombardi, il sindaco di Capracotta, Candido Paglione, e la sindaca di Pesche, Maria Antenucci, che nei prossimi giorni chiederà di essere ricevuta dal presidente della Regione.
“Insomma – concludono speranzosi -, la sfida è lanciata. La parola, adesso, passa al presidente Toma”.
commenta