41 centesimi a litro. Sarà questo il prezzo corrisposto agli allevatori per un litro di latte: lo prevede il nuovo accordo della filiera latteo-casearia a cui ha dato il via libera anche l’Antistrust. Con tale autorizzazione l’accordo diventa operativo e sarà una boccata d’ossigeno per i proprietari delle stalle: molti, al collasso, hanno deciso di chiudere i battenti. Ma la loro chiusura mette in forte rischio anche i caseifici.
La crisi è stata particolarmente evidente in Molise, terra di burrate, mozzarelle, caciocavalli e caciotte prelibate. Come vi abbiamo raccontato, decine di allevamenti hanno chiuso (una settantina tra ottobre e novembre) a causa degli aumenti generalizzati dei costi di produzione, ad esempio per acquistare il mangime per il bestiame, al carburante per trasportare il latte nei caseifici fino alle spese energetiche. Tutto, fra l’altro, dopo i durissimi mesi del lockdown. Una situazione gravissima per uno dei settori clou dell’economia regionale, che ha costretto anche l’assessore all’Agricoltura Nicola Cavaliere a convocare tutti gli addetti del comparto per tamponare l’emergenza.
Corrispondere agli allevatori un costo maggiore per ogni litro di latte (nella nostra regione ci sono caseifici che lo hanno acquistato anche a 37 centesimi a litro) era l’unica soluzione. In dettaglio, come riferisce l’Ansa, il protocollo d’intesa riguarda gli acquisti di latte UHT, latte fresco, yogurt, formaggi freschi e semi stagionati ottenuti per intero da prodotto italiano. Un “premio di emergenza”, sino a tre centesimi di euro al litro di latte utilizzato per tali prodotti, sarà riconosciuto dalle strutture della grande distribuzione alle imprese di trasformazione che lo gireranno integralmente agli allevatori con una soglia massima di intervento pari a 41 centesimi a litro alla stalla IVA esclusa. Un altro centesimo di euro potrà essere erogato dalle imprese di trasformazione, nel caso in cui non si raggiunga la soglia massima di 41 centesimi al litro.
La Cia agricoltori italiani del Molise esprime dunque soddisfazione per tale accordo: “Abbiamo lavorato molto affinché si raggiungesse prima della chiusura dell’anno, una soluzione in grado di dare ossigeno agli allevatori e oggi possiamo esserne soddisfatti. Il cosiddetto “premio emergenza stalle” porterà a 41 centesimi il prezzo di acquisto del latte”.
Il premio di emergenza sarà riconosciuto alle imprese di trasformazione che lo gireranno integralmente alle stalle.
Dunque, per la Cia Molise bene l’ok dell’Antitrus, che riduce sia i tempi sull’accordo del prezzo del latte e sia perché attraverso il tavolo di filiera al Ministero per le politiche agricole si giunge ad una vera concertazione per l’applicazione del protocollo. Ora tale intesa deve trovare applicazione in Molise in tempi rapidissimi: “Serve ora un forte senso di responsabilità di tutte le parti interessate per un processo virtuoso e lungimirante”, sottolinea Campolieti. “Prendiamo atto del parere positivo espresso dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato sul protocollo siglato, ma chiediamo che il tutto venga attuato in tempi stretti ”.
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