In conclusione del mese mariano

Autismo, la preghiera alla Madonna con Papa Francesco: in Vaticano anche famiglie di Campobasso

Nell'ultimo giorno del mese mariano in Vaticano l'iniziativa con il Santo Padre. Acli Molise: "Attraverso la voce della famiglia e del loro figliolo quindicenne affideremo il nostro progetto alla Madonna affinché anche l’autismo abbia voce"

Papa Francesco pregherà per le persone affette da autismo nell’ultimo giorno del mese dedicato alla Madonna. Il 31 maggio dalle 18, in diretta in mondovisione, ci saranno anche alcune famiglie di Campobasso, una delle quali è stata scelta per recitare una parte del santo rosario per chi soffre del disturbo del neuro-sviluppo. Secondo un calcolo dell’Osservatorio Nazionale Autismo, che fa capo all’Istituto Superiore di Sanità, in Italia l’autismo colpisce 1 bambino ogni 77 e appare in progressivo aumento.

Nei giardini Vaticani, per partecipare alla preghiera mariana, ci sarà una delegazione del comitato promotore del progetto ‘Liberi di essere felici’ e della presidenza Acli Molise insieme ad alcune famiglie di Campobasso con figli affetti da disturbo dell’autismo e le associazioni molisane impegnate su questo fronte e che hanno aderito alla rete del progetto.

Vaticano Giardini san pietro Roma

In particolare una famiglia di Campobasso reciterà una ‘posta’ del santo rosario.

All’iniziativa parteciperà anche il giovane artista Gianmarco Manicastri, in arte Gimmo, che è parte integrante del progetto: a breve registrerà un brano musicale pop-trap su testo scritto da Federico De Rosa, ambasciatore italiano dell’autismo.

Vaticano Giardini san pietro Roma

Partecipare alla Preghiera del rosario alla presenza di papa Francesco è per noi motivo di condivisione e crescita per il cammino che la nostra associazione cristiana promuove aderendo ai principi cristiani della inclusione sociale e della solidarietà da oltre 75 anni”, le parole del presidente di Acli Molise Enzo Scialò che assieme alla consigliera nazionale Acli, responsabile del progetto, Rita D’Addona, ringraziano il dicastero per la Nuova Evangelizzazione per la opportunità di affidare alla Vergine Maria e nell’anno della famiglia, l’iniziativa rivolta allo spettro dell’autismo.

“Anche in Molise è una realtà crescente”, commentano.

Attraverso la voce della famiglia e del loro figliolo quindicenne – riferiscono ancora dalla presidenza di Acli Molise – affideremo il nostro progetto alla Madonna affinché anche l’autismo abbia voce e un posto dignitoso nella società, guardi le famiglie e i loro figli non con la disattenzione, ma con lo sguardo accogliente e la cura dell’amore cristiano.

E l’autismo è una realtà che non conosce cura medica se non attraverso l’inclusione, la vicinanza e linguaggi. Da questo punto di vista la tecnologia digitalizzata ha dato una mano ai ragazzi affetti da autismo e alle famiglie.

“Prima ci sono le persone. La malattia o la disabilità, in qualunque forma si presentino, non possono mai essere le chiavi per definire e raccontare una vita. Questo vale anche per l’autismo: la fragilità umana non si conclude, né si esaurisce dentro un’etichetta. Accanto alla patologia e le criticità, però, ci sono molto spesso anche le risorse, le forze tante e buone che germogliano attorno a questi mondi: le famiglie, le associazioni, le istituzioni”, sottolinea Emiliano Manfredonia Presidente Nazionale delle Acli. “Una rete ricca e variegata che, opportunamente supportata, può accompagnare e rendere realtà in percorsi di inclusione. La disabilità non deve mai essere una condanna ed una società giusta si misura sempre dalla sua capacità di accogliere ogni tipo di diversità”.

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