Da un giorno all’altro studenti, docenti e personale Ata hanno dovuto adattarsi ad un tipo di scuola completamente nuovo e la situazione è diventata in breve tempo insostenibile.
Diverse sono state le problematiche evidenziate dagli studenti: connettività, valutazione, precarietà e altre lacune che il sistema scolastico portava avanti da anni di mancati finanziamenti.
![zaini](https://www.primonumero.it/photogallery_new/images/2021/03/zaini-188873.jpg)
Tuttavia uno dei problemi più grandi riguarda l’aspetto psicologico, intaccato notevolmente dopo l’esperienza della pandemia, nonostante nessuna istituzione sembri farci caso.
“Andare a scuola – scrive al riguardo l’Unione degli studenti -, infatti, non significava solamente studiare ma anche vivere quotidianamente uno spazio di socializzazione, di confronto e di crescita”.
È impensabile voler rimpiazzare la scuola con un computer e pretendere che possa essere allo stesso modo efficace.
Ancora più inaccettabile è la durata della didattica a distanza: è da più di un anno che viviamo questa situazione, e ciò ha sicuramente contribuito ad aumentare il livello di ansia e stress.
“Crediamo che sia necessario garantire un supporto psicologico agli studenti e alle studentesse – scrive l’Uds -, e che sia arrivato il momento di denunciare e rappresentare il dissenso nei confronti di un sistema scolastico malsano con un gesto simbolico”.
Da qui l’iniziativa: attacca anche tu il tuo zaino dalla finestra o dal balcone, scatta una foto e taggaci nelle storie.
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