L’ospedale da campo di Termoli potrebbe essere utilizzato come punto vaccinale. È l’ipotesi venuta fuori nelle ultime ore e al vaglio della Azienda Sanitaria regionale del Molise. Occorre infatti trovare il modo di utilizzare una struttura realizzata in 48 ore ma da allora praticamente inutilizzata.
A parte qualche visita e operazioni di poco conto, le tre tende montate e allestite dalla Croce Rossa sono praticamente vuote da 10 giorni. Nonostante il grande sforzo della Cri, non c’è il personale auspicato e non sono stati definiti i dettagli sull’utilizzo: di conseguenza non ci sono pazienti da curare. È chiaro soltanto che l‘ospedale da campo non sarà un presidio covid, quindi non verranno curati malati affetti dall’infezione che sta mettendo a dura prova la sanità molisana.
Va ricordato che l’iniziativa dell’ospedale da campo era scaturita a seguito dell’accantonamento della riapertura del Vietri di Larino per pazienti pauci sintomatici Covid. Inizialmente si era pensato di mettere nelle tende persone col virus, ma anche questa possibilità era scemata fin da subito per optare a favore di una struttura suppletiva all’ospedale. L’intento era quello di smistare nelle tende pazienti afflitti da patologie diverse, ma anche questa soluzione sembra ormai naufragata.
Il problema principale è dovuto al fatto che dei 27 operatori sanitari che la protezione civile ha richiesto alla Croce Rossa, ne sono arrivati circa la metà e di questi appena due dottori, oltre a un medico dell’Esercito. Nelle scorse ore sono arrivate altre infermiere della Croce Rossa, anche loro volontarie così come i medici. Uno dei camici bianchi presenti andrà via lunedì 8 marzo, finito il periodo che aveva preventivato di restare in Molise, e verrà sostituito da un altro volontario.
Appurata la carenza di personale e la mancata operatività della struttura, è spuntata l’idea di trasformare le tende in punto vaccinale. Una soluzione del genere risolverebbe due problemi: poter usare una struttura esistente, attrezzata e sicura e farlo senza un impiego troppo gravoso di personale.
La decisione spetta alla Asrem e dovrebbe arrivare nel giro di qualche ora, al massimo lunedì. In caso positivo, si potrebbe iniziare da subito a vaccinare anziani e altre categorie che attendono con ansia di ricevere l’immunizzazione da covid-19.
La battaglia contro il Sars-Cov-2 continua invece all’interno dei reparti dell’ospedale San Timoteo dove nella giornata di sabato c’erano 18 persone ricoverate.
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