Terminal bus di termoli

“Questa non è sicurezza”, gli studenti non arretrano e proseguono lo sciopero. “Vogliamo risposte”

Diritto all'Istruzione e diritto alla Salute: prosegue la protesta di alcuni studenti delle scuole bassomolisane. Oggi però molti sono tornati tra i banchi, non così i rappresentanti d'Istituto. "Noi non molliamo, qui c'è in ballo la sicurezza, nostra e degli altri". Si sono rivolti ai rappresentanti istituzionali ma finora non hanno ricevuto risposta

“La situazione è uguale a quella di ottobre 2020, questa non è sicurezza”. Alice, Giusy, Armando e molti altri sono studenti delle scuole superiori del Basso Molise. Di più, sono i rappresentanti del loro Istituto e stanno ‘combattendo’ anche per gli altri, per quelli studenti che, per varie ragioni, oggi sono in classe, a differenza loro. Già perché da lunedì, il giorno della riapertura della scuola ‘in presenza’ per le superiori, loro e tanti altri in aula non ci hanno rimesso piede. Il perché è presto detto: “Sugli autobus – sia quelli extraurbani che, soprattutto, sulle circolari – non sono minimamente rispettate le condizioni di sicurezza e il distanziamento”.

 

Oggi 21 gennaio, quarto giorno dacchè è iniziato il loro sciopero, molti dei loro ‘colleghi’ hanno rinunciato alla battaglia e sono tornati a scuola. “L’adesione nei primi giorni è stata massiccia, anche del 50-60% in alcuni istituti, ma oggi molti studenti sono tornati in classe. Noi no”. Sapevano che oggi sarebbe accaduto, e hanno voluto simbolicamente presentarsi al terminal bus di Termoli, radunando la stampa, per testimoniare quel che vi succede ogni mattina. Assembramenti che è impossibile negare, come testimoniano le foto.

studenti assembramenti terminal bus termoli

Si sentono soli, abbandonati da presidi e docenti delle proprie scuole, dai genitori, dalla politica. “Le pressioni sono tante e provengono da più parti, ci accusano anche di strumentalizzare la situazione per non andare a scuola, ma non è così”. A scuola ci vorrebbero tornare, certo, ma non a queste condizioni. Lo dice chiaro e tondo Armando, dell’Istituto Alfano di Termoli, ma attorno a lui ci sono rappresentanti del Boccardi-Tiberio, del Majorana, dell’Istituto Pace di Guglionesi, dell’Agrario di Larino.

Rappresentanti studenti scuole basso molise sciopero

La scuola deve essere la priorità di uno Stato, e va organizzata garantendo la sicurezza. In ballo ci sono due diritti fondamentali, quello all’Istruzione e quello alla Salute. Noi e i nostri genitori siamo terrorizzati, come si fa a rimanere inermi davanti alle nostre istanze?” Eppure è così, i rappresentanti della politica regionale cui questi ragazzi si sono rivolti – chiedendo a più riprese un incontro via Meet – finora non hanno risposto. “Ma quale potenziamento dei trasporti! Questa è la stessa situazione dell’autunno scorso”.

terminal bus termoli studenti polizia

Oggi più che mai si sentono soli, ma non per questo meno motivati a portare avanti (se non ad oltranza almeno per un po’) la protesta pacifica. “Lasciamo, e lo abbiamo sempre fatto, libero ognuno di scegliere. Ma noi non ce la sentiamo di tacere”. Sono consapevoli che  stanno accumulando assenze ingiustificate (chiaramente non hanno la possibilità di seguire le lezioni in Dad nei giorni di scuola in presenza), anche per questo sperano in una risposta tempestiva dalla Regione. “Lo sciopero però è un diritto ed è l’unico mezzo che abbiamo”.

Cosa vogliono? L’implementazione di un numero maggiore di corse per il trasporto studentesco sarebbe già molto. “Ma se questo non si può fare, allora o si riduca la percentuale di didattica in presenza oppure torniamo al 100% della Didattica a Distanza”.

 

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