I numeri

Scuola, 311 immissioni in ruolo in Molise. Cgil: “Molte cattedre senza titolari”

Sono 311 i docenti che otterranno il ruolo a partire dal primo settembre prossimo in Molise. I numeri ufficiali sono stati annunciati nell’incontro per l’informativa sulle immissioni in ruolo che si è svolto al Ministero dell’Istruzione, come riporta la Flc Cgil. Nello specifico si tratta di 209 posti per la provincia di Campobasso e 102 per quella di Isernia.

Per la provincia di Campobasso saranno otto gli insegnanti per la scuola dell’infanzia che otterranno il ruolo e a cui si aggiungeranno i cinque colleghi che lavoreranno sul sostegno, 23 invece quelle della scuola primaria e sette saranno i colleghi che si dedicheranno invece ai ragazzi che hanno necessità di un docente. Per le scuole medie 40 i nuovi docenti di ruolo, con 15 docenti di sostegno e infine alle scuole superiori arriveranno 103 insegnanti, il numero più alto in provincia, a cui si aggiungeranno gli otto del sostegno per un totale di 174 docenti e 35 insegnanti che si dedicheranno agli alunni disabili.

Ad Isernia invece saranno quattro i docenti e quattro quelli del sostegno che otteranno il ruolo a partire dal prssimo anno scolastico nella scuola dell’infanzia, a questi si aggiungeranno i 13 della scuola elementare e i 5 del sostegno. Alle scuole medie invece 29 professori e 11 docenti di sostegno, mentre alle superiori 34 insegnanti e 2 docenti di sostegno, per un totale di 80 docenti e 22 insegnanti di sostegno nella provincia pentra.

“I numeri annunciati per i docenti sono frutto dei pensionamenti e dei posti non assegnati l’anno scorso per la carenza di candidati nelle graduatorie (ricordiamo che ben 88 posti non furono assegnati) – spiegano in una nota dalla Flc Cgil – Sono numeri ancora lontani dal coprire i posti che resteranno scoperti per l’anno scolastico 2020-2021: anche quest’anno moltissimi posti resteranno privi di titolare, in virtù della scelta scellerata di rinviare un concorso straordinario che, completamente inascoltati, avevamo richiesto diventasse una procedura snella. Da diversi mesi insistiamo sull’importanza di far diventare un anno come questo, segnato dalla crisi pandemica e da un rientro in classe riorganizzato secondo le norme di contenimento del virus, l’anno del cambio di passo sulla scuola, con organici docenti ed ATA, spazi e numeri nelle classi finalmente adeguati.

Ribadiamo ancora una volta – concludono – che occorre una norma specifica che riconosca la complessità e l’importanza della scuola, garantisca il diritto costituzionale all’Istruzione e consenta il superamento dell’endemico precariato che la caratterizza. E’ necessario andare oltre gli slogan e fornire alla scuola tutti gli strumenti e tutte le risorse di cui ha bisogno: il Governo è ancora nei tempi per approvare un provvedimento straordinario sulla scuola”.

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