Campobasso

Abbracci a colpi di gomito e mascherine, la prima media della Montini si ritrova dopo tre mesi per il click di fine anno

L’ “abbraccio” a colpi di gomito. La mascherina a coprire mezza faccia e quel “ciao bro”, giovanile slang americano che pure ai genitori ha ricordato quanto questi figli siano cresciuti.

Gli studenti della prima “C” dell’istituto “Leopoldo Montini” di Campobasso si sono dati appuntamento davanti alla loro scuola in via Giovannitti, per scattare una fotografia di fine anno, desiderosi di riporla nel loro personalissimo libro dei ricordi. E chissà che non la trovino presto finanche nei libri di storia, come le stesse venute fuori in questo lungo periodo di pandemia a raccontare la febbre spagnola sul finire della prima guerra mondiale che impose le stesse regole anticontagio usate per il covid.

Dopo tre mesi di chiusura e di lezioni on-line; dopo circa 90 giorni di contatti solo sui gruppi whatsapp, con le videochiamate di gruppo e gli appuntamenti on-line dei giochi interattivi con la play, finalmente si sono rivisti. Si sono osservati e scrutati. Emozionati e commossi. Più di loro i genitori che nel guardarli tutti insieme, hanno realizzato quanto siano cresciuti e quanto siano sempre più adolescenti e meno bambini.

Hanno profuso un esempio di lodevole consapevolezza: consci di dover convivere ormai con il rischio del contagio e quindi di non potersi abbracciare né baciare, già solo con gli sguardi, le parole e le loro contagiose risate hanno saputo esprimere tutto l’affetto che li lega.

Ma la voglia di normalità di cui sono stati privati ha prevalso su una fotografia, quella di fine anno, che non poteva mancare.

Eccoli allora, “vicini ma con le mascherine” dicono tra di loro e pronti allo scatto. Sorridono gli occhi al posto della bocca e sono molti più espressivi. Una foto non basta, ci vuole una seconda: quella con il gesto della vittoria perché “ce la faremo”, urlano. “Ciao boy, ciao girl”, ci vediamo a settembre, in seconda C.

 

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