Isernia

Denuncia l’ex convivente dopo 7 anni di violenza. Lui le incendia l’auto, arrestato

L'operaio 50enne è stato condotto in carcere dai carabinieri di Isernia a cui si era rivolta la donna, disperata e vittima di un'escalation di violenze. Lui non si rassegnava alla fine della loro storia d'amore ed è arrivato a puntare il coltello alla gola di un uomo pensando che fosse il nuovo fidanzato della ex, oltre ad incendiare le vettura della ex compagna.

E’ finito in carcere dopo un’escalation di violenza nei confronti della ex fidanzata che aveva deciso di troncare la loro relazione. In sette anni di convivenza in un piccolo paese della provincia di Isernia, lei aveva dovuto sopportare le minacce e le botte del convivente, un operaio cinquantenne. La donna, anche lei di circa 50 anni, era disoccupata e non sapendo come mantenersi dal punto di economico ha sempre sopportato in silenzio i maltrattamenti.

Fino a quando, a gennaio, ha deciso di interrompere quella vita di inferno: era esasperata e temeva per la sua vita a causa di una recrudescenza delle violenze. Ha deciso di lasciare il fidanzato e di andare via dall’abitazione che condivideva con lui. Si è dunque trasferita a casa di un’amica pensando di poter ritrovare la serenità perduta e di cominciare una nuova vita.

Purtroppo l’incubo non è finito. L’ex ha iniziato a perseguitala, a minacciarla, a tempestarla di telefonate e messaggi ad ogni ora del giorno e della notte. Ha cominciato a pedinarla e una volta si è fatto trovare proprio sotto la casa che condivideva con l’amica la donna, sempre più impaurita.

Quindici giorni fa l’incontro tra i due. Lui l’ha picchiata a tal punto che la donna è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Oramai fuori di sè, l’operaio 50enne ha iniziato a minacciare un altro uomo: pensava – erroneamente – che fosse il nuovo fidanzato della ex. Un giorno si è precipitato a casa di quest’ultimo e in uno stato di alterazione gli ha puntato contro un coltello qualora non avesse immediatamente interrotto la relazione. E come se non bastasse qualche sera dopo, approfittando del buio, ha tentato di incendiare il furgone del presunto amante, ma fortunatamente le fiamme non si sono propagate anche grazie al rapido intervento dei Carabinieri della Compagnia Venafro.

carabinieri isernia Tribunale

A questo punto le vittime hanno deciso di denunciare tutto ai Carabinieri di Isernia. Nonostante ciò, l’operaio ha continuato a inviare messaggi minacciosi alla ex, è arrivato ad incendiarle l’auto. Le fiamme non si sono propagate solo grazie al rapido intervento dei militari e dei vigili del fuoco che hanno evitato che la vettura esplodesse.

Intanto i militari dell’Arma hanno raccolto elementi utili e completato l’attività investigativa. Il quadro completo della vicenda è stato quindi sottoposto al vaglio della Procura della Repubblica di Isernia, da cui ne è scaturito un provvedimento del giudice per le indagini preliminari di obbligo di dimora e divieto di avvicinamento alla vittima, nonché l’obbligo di permanere in casa nelle ore notturne.

Il provvedimento non ha placato l’uomo che, nonostante il divieto assoluto dell’uso del telefono, ha continuato a minacciare la donna e poi pure l’amica che la ospitava. Di nuovo i Carabinieri hanno riavviato le indagini e nel giro di due giorni hanno raccolto ulteriori elementi di colpevolezza a carico del “violento persecutore” in sintonia la Procura della Repubblica di Isernia che ha coordinato le indagini.

Il gip questa volta ha inasprito la pena emanando un provvedimento di custodia cautelare in carcere che è stato prontamente eseguito. L’uomo dunque è stato portato nel carcere del capoluogo pento. 

“Ora l’uomo, finalmente assicurato alla giustizia, ha terminato di essere pericoloso per tutti”, commentano dall’Arma. “La donna, dopo aver dovuto subire per anni ogni tipo di maltrattamento ha infinitamente ringraziato le istituzioni che hanno dato prova di efficienza e di tempestività. In particolare ha ringraziato i militari che hanno da subito interpretato con il massimo impegno la triste vicenda e l’hanno fatta sentire protetta, dando ulteriore riprova della sensibilità e impegno che i Carabinieri di Isernia hanno mostrano nel delicatissimo e sempre più attuale problema della violenza sulle donna e sulla violenza di genere”.

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