Termoli

Depuratore del porto, disastro lungo un decennio. Lavori alla nuova condotta, aspettando lo spostamento

Avviata la sostituzione della tubatura che in questi anni si è ripetutamente frantumata sversando reflui nelle acque del mare termolese. Per la delocalizzazione ci sono 7,5 milioni

Era ora. Il motopontone della ditta Inmare svetta nelle acque dell’Adriatico che bagna Termoli, visibile anche a diversi chilometri dal porto. L’imbarcazione farà da base ai lavori subacquei di riparazione della condotta sottomarina che trasporta al largo i liquami depurati dall’impianto del porto. Dopo tre rotture soltanto nel 2019 e diverse altre negli anni precedenti, il lavoro è stato ripensato.

Stavolta non si andrà semplicemente a sostituire la parte di tubatura frantumata dalla forza delle mareggiate che la sbattono contro il fondale. In questo caso è prevista la sostituzione dell’intera condotta con una in acciaio ancorata al fondale, tale da resistere agli scossoni delle onde quando il mare è in tempesta.

Se la soluzione pensata dalla Crea Gestioni e approvata dopo mesi trascorsi fra progetto e conferenza di servizi funzionerà, lo dirà solo il tempo. Complice anche l’epidemia da coronavirus sono passati sei mesi da quando la tubatura si era rotta di nuovo lasciando in mare la solita chiazza marrone di reflui. Lo stesso era accaduto a luglio, in piena estate dopo una giornata di maltempo (foto sotto) e ancora prima a febbraio.

Chiazza scura mare depuratore porto

Ma il problema è atavico: lo ‘scandalo’ depuratore è scoppiato nel 2016, con annessa prima riparazione e poi ancora nel 2017. In precedenza c’era stata invece un’altra perdita consistente nel 2012, tale da portare all’apertura di un’indagine della Procura di Larino. Proprio pochi mesi fa sono arrivati sette rinvii a giudizio per abuso d’ufficio e getto pericoloso di case, ma è caduta l’accusa più grave, quella di danno ambientale.

Inquinamento dal depuratore: 7 rinvii a giudizio, ma cade l’accusa di danno ambientale

Anche l’intervento che dovrebbe durare fino al 30 giugno, così come da ordinanza della Capitaneria di porto, sarà però soltanto un intervento tampone in attesa della delocalizzazione del depuratore.

Motopontone condotta porto maggio 2020

Il Comune di Termoli ha ricevuto un finanziamento di 7 milioni e mezzo di euro dalla Regione Molise per completare l’operazione di delocalizzazione già parzialmente avviata dalla scorsa Amministrazione, con l’intenzione di spostare a Pantano Basso i reflui del centro di Termoli. Ora serve il passo decisivo, che risolverebbe gran parte dei problemi ambientali creati nell’ultimo decennio dal depuratore del porto. Proprio pochi giorni fa il Comune ha approvato il Piano triennale delle opere pubbliche, comprendendo anche questa decisiva opera.

 

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