Santa croce di magliano

Infarto dopo la partita, giocatore salva dirigente col defibrillatore in campo

L'episodio al termine di Turris-Guardialfiera di Prima Categoria: il 28enne Stefano Caiola ha rianimato il dirigente termolese Silvio Luciani, poi ricoverato in ospedale

Si è salvato grazie all’intervento provvidenziale di due calciatori, in particolare il capitano della Turris Stefano Caiola, che utilizzando il defibrillatore lo ha rianimato salvandogli la vita. Protagonista inconsapevole del fatto avvenuto ieri pomeriggio sul campo di gioco di Santa Croce di Magliano il noto dirigente sportivo Silvio Luciani, ex del Termoli e attualmente membro della dirigenza del Guardialfiera calcio.

E’ grazie al tempestivo intervento del giovane Caiola che Luciani è riuscito a riprendersi dopo un arresto cardiaco avvenuto alla fine dell’incontro di calcio valido per la quattordicesima giornata del girone B di prima categoria di calcio molisano.

Luciani, 64 anni, è un personaggio molto noto a Termoli e in particolare nell’ambiente sportivo dove si è sempre distinto per i modi cordiali e la professionalità. Dopo una vita spesa nel Termoli calcio, nelle ultime stagioni ha lasciato i colori giallorossi e quest’anno è dirigente del Guardialfiera. Ieri pomeriggio si trovava nei pressi del campo di Santa Croce di Magliano dopo aver seguito il match (terminato 4-3 per la Turris), quando ha avuto un infarto.

Per fortuna il capitano della Turris Stefano Caiola e un altro calciatore, entrambi abilitati da Corso BLSD, non hanno avuto timore di usare il defibrillatore che era in dotazione alla formazione di casa, come per altro prescritto dalle normative della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

I soccorritori ha quindi eseguito le manovre di defibrillazione e massaggio cardiaco addirittura per 5 volte fino a che Luciani è tornato cosciente. Prima Caiola, quindi il giocatore del Guardialfiera Giuseppe Palazzo e tre volte gli operatori sull’ambulanza, arrivati in pochi attimi. Subito dopo il 64enne è stato accompagnato in ospedale dove è tuttora ricoverato. Nei suoi confronti stanno arrivando in queste ore tantissimi attestati di stima e vicinanza e auguri di un pronto recupero.

Allo stesso tempo a Stefano Caiola, 28enne di Santa Croce di Magliano, stanno arrivando complimenti da più parti per il coraggioso e decisivo gesto di ieri pomeriggio. Per fortuna lui e altri, dopo aver fatto la doccia, erano ancora lì, mentre molti altri avevano già abbandonato lo stadio intitolato a Vincenzo Cosco. Lo stesso Caiola sulla sua bacheca Facebook ha scritto: “Salvare una vita è la vittoria più grande che ci sia“.

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