Contro le infiltrazioni criminali

Imprese minacciate a colpi di molotov e incendi, la Procura generale chiama gli 007 del fuoco

Gli uffici inquirenti del palazzo di giustizia si avvarranno da oggi in poi della collaborazione tecnico investigativa del Niat e per questo è stato firmato un protocollo d’intesa. L’accordo di una presenza fissa dei vigili del fuoco nelle tre Procure molisane nasce dopo una valutazione degli atti incendiari accaduti a danno di imprenditori perlopiù del Basso Molise

Non ci sono organizzazioni criminali autoctone. Non ci sono clan né faide. Questo è un dato ormai certo.

Ma che gruppi criminali delle regioni vicine, studino a tavolino come metastatizzare il territorio, anche questo è un fatto altrettanto assodato.

Tentativi di infiltrazione che – negli ultimi tempi – hanno preso violentemente forma non soltanto nei numeri spaventosi del Serd e quindi delle inchieste antidroga, ma anche in azioni soltanto apparentemente insignificanti. Nascondono, invece, il modus operandi proprio di chi aspira ad avvelenare il sistema economico molisano. Il sistema comune per lanciare avvertimenti dalla puzza dei clan:  molotov che mandano  in frantumi le vetrine dei negozi,  auto incendiate, sedi aziendali che prendono improvvisamente fuoco. Sono gli atti incendiari – dopo la droga – l’altra faccia criminale che si sta facendo strada sul territorio.

L’incendio, l’azione più usata, rapida e solitamente efficace per intimidire e suscitare angoscia ed inquietudine.

Proprio l’escalation di questi episodi, soprattutto in Basso Molise, ha indotto la procura generale, d’accordo con tutte e tre le procure del Molise (Campobasso, Isernia e Larino) a firmare un accordo con il Niat (nucleo investigativo antincendio territoriale) dei Vigili del fuoco per formalizzare la presenza degli “specialisti” del fuoco negli uffici giudiziari territoriali.

protocollo Procura generale-VVFF

Sono due gli obiettivi. Il primo: la garanzia di intervenire subito con competenza rispetto all’accadimento di un atto incendiario.

Il secondo: affrontare una serie di reati specifici indicati nel protocollo, con perizie e valutazioni che soltanto il personale specializzato dei vigili del fuoco può eseguire. E dunque al nucleo investigativo dei vigili del fuoco sarà assegnato un ufficio presso ognuna delle procure dove avranno modo di operare a stretto contatto con i magistrati titolari delle indagini.

Gli incendi che nell’ultimo periodo hanno affollato gli uffici delle procure molisane non escludono  “la matrice estorsiva” perché è chiaro che “il territorio molisano è oggetto di incursioni, tentativi di infiltrazioni anche in ambito economico – ha spiegato il procuratore generale Guido Rispoli – Quindi cerchiamo di palesare con sempre più vigore la nostra presenza sul territorio e di intercettare con efficienza ed efficacia i fenomeni criminali più gravi. Sapete già che sodalizi radicati non ci sono ma non neghiamo l’esistenza di tentativi di insediamento che dobbiamo contrastare”.

Ecco allora la firma del protocollo d’intesa con il Niat dei vigili del fuoco. Presente anche il direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Michele Di Tullio, da oggi gli uffici inquirenti dei palazzi di giustizia, potranno contare sulla presenza degli uomini con l’elmetto per avere spiegazioni tecnicamente documentate  rispetto ad episodi che hanno accesso un campanello d’allarme.

(*riroduzione riservata)

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