Al porto di Termoli qualcosa si muove, rispetto ai lavori di rifacimento del molo nord est chiuso un anno e dieci mesi fa a causa dello sgrottamento del sottosuolo che costrinse l’allora Comandante della Capitaneria Sirio Faè ad emettere l’ordinanza di chiusura: è notizia di ieri, sabato 16 novembre, che il tratto interessato dal cedimento verrà presto risistemato attraverso gli interventi che consentiranno il ripristino della sicurezza ed il ritorno alla normalità, con la riapertura della strada ad autobus ed autovetture.
“Manca solo la firma dell’atto – conferma l’Assessore Regionale Vincenzo Niro ospite proprio ieri mattina a Termoli -. Al netto di qualche ulteriore ricorso, i lavori dovrebbero partire in tempi celeri, è già tutto approvato. La ditta sta per consegnare le carte”.
La vicenda del molo nord est di Termoli somiglia ad una tragedia greca senza fine: il 19 gennaio 2018 degli sgrottamenti sotterranei, sotto il livello della strada, hanno iniziato ad erodere il sottosuolo provocando il cedimento del manto stradale. A poche ore dall’infausta scoperta, fu diramata l’ordinanza di divieto di transito a mezzi pesanti, autobus e macchine, interdizione che vige tutt’oggi, che ha causato (e continua a farlo) numerosi disagi ai turisti, costretti a percorrere la banchina a piedi, e ai pescatori impossibilitati a raggiungere i pescherecci se non a bordo di veicoli più piccoli e meno capienti.
Da allora la situazione è rimasta pressoché invariata, se non per l’aumento dell’immondizia che, giorno dopo giorno, si è impossessata di quella che, un tempo, era una strada con annesso parcheggio, percorribile durante il giorno e la notte. A questo si è aggiunta la chiamata, andata deserta, per la gara d’appalto per l’aggiudicazione dei lavori ed i successivi ricorsi susseguitisi durante quest’ultimo mese.
La situazione sembra essere in procinto di risoluzione. Accanto ai lavori di messa in sicurezza della banchina presente sotto il muraglione paraonde, emergono altre importantissime novità per la modernizzazione del porto di Termoli: nel Contratto Istituzionale di Sviluppo, recentemente varato dal Governo, appaiono circa 15 milioni di euro destinati alla valorizzazione dello scalo termolese. Una notizia positiva che, tuttavia, nasconde un’insidia relativa ad una decurtazione sostanziosa rispetto al fondo iniziale: “Siamo un po’ arrabbiati – confida Niro –. Su una base di 22 milioni sembra che l’assegnazione riguardi 15 milioni e qualcosa, ma almeno il porto è entrato nel circuito dei fondi nazionali”.
Qual è, ad oggi, il futuro del porto di Termoli? Roseo, almeno secondo le aspettative dell’Assessore e sulla base del denaro investito. I progetti si muoveranno su due direttive ben delineate: la prima turistica e la seconda commerciale. Per quanto concerne il turismo si punta, infatti, ad un rilancio dei collegamenti, principalmente con Croazia e Montenegro, che permettano alla cittadina adriatica di posizionarsi al centro del traffico turistico in uscita ed entrata: “Puntiamo sì a far andare turisti dall’altra parte della costa – ha aggiunto Niro – ma puntiamo a portare turisti a Termoli ed in Molise”.
Dal punto di vista commerciale, invece, ci si muoverà per step: “La prima cosa da fare è cambiare classe di riferimento del porto, che al momento si trova nella terza classe – ha concluso l’Assessore –. Solo in questo modo potrà entrare in un circuito turistico-commerciale”. Superata questa fase si procederà attraverso accordi commerciali con il resto d’Europa per incentivare il mercato termolese e permettere ai prodotti molisani di uscire dai confini italiani.
commenta