Campobasso

Pistole acquistate da anni, ma i vigili urbani sono disarmati. “Deciderà il nuovo comandante”

Campobasso è l'unica città molisana in cui gli agenti della Polizia Municipale sono disarmati. Eppure durante l'amministrazione Di Bartolomeo sono state acquistate quindici pistole. "Nessun vigile porta abitualmente l'arma - dice a Primonumero il sindaco Gravina - si esce armati su disposizione del dirigente". Ma a breve deciderà il prossimo capo della Municipale: la settimana prossima sarà pubblicato l'avviso.

Dimenticate la figura del ‘pizzardone’ interpretato da Alberto Sordi nel celebre film ‘Il vigile’ uscito negli anni Sessanta.

Regolare il traffico o elevare multe agli automobilisti indisciplinati non sono più gli unici compiti degli agenti di Polizia municipale. Da quando sono mutati i tempi, è cambiato pure il loro equipaggiamento: ormai portano con sè la pistola di servizio come i poliziotti o i carabinieri.

Peccato che non sia così dappertutto. Città che vai, vigili che trovi. Hanno le armi a Termoli e Campomarino, ad esempio. Sono invece disarmati a Campobasso, nonostante le quindici pistole acquistate una decina di anni fa, durante l’amministrazione Di Bartolomeo sotto la guida dell’allora (e ultimo) comandante Franco Primiani.

Che fine hanno fatto? “Gli agenti escono armati su disposizione del dirigente su consegna dell’arma da parte dell’armiere”, dice a Primonumero il sindaco Roberto Gravina. Lo abbiamo interpellato dopo la richiesta rilanciata dal sindacalista Aldo Di Giacomo a distanza di qualche giorno dall’esplosione di una bomba davanti a un negozio del centro. “La Polizia locale del capoluogo è l’unica a non avere una pistola”, la denuncia dell’esponente del sindacato di Polizia Sappe. 

“Campobasso non registra una grave criminalità ma alla luce degli ultimi episodi abbiamo bisogno di una polizia locale all’avanguardia, in grado di difendersi e di difendere i cittadini”.

I vigili urbani del capoluogo ricevono insulti e minacce. Altri sono stati addirittura aggrediti, come abbiamo raccontato tempo fa. E quindi l’ipotesi di poter utilizzare un’arma che possa fungere da deterrente contro i malintenzionati forse non dispiace neppure ai diretti interessati. Si sentirebbero più tutelati.

Anche perchè nel Corpo della Municipale sono ‘arruolate’ numerose vigilesse, oltre a diversi agenti non proprio giovani e prestanti che rischiano in prima persona e che si sentono impotenti di fronte a episodi di microcriminalità. Per non parlare di quello che succede a Corpus Domini tra le bancarelle e gli abusivi: si rischia grosso.

Campobasso ormai è una città solo in apparenza tranquilla: furti, rapine e spaccio di droga (attestati dalle frequenti operazioni di Polizia e Carabinieri) sono il segnale inequivocabile della microcriminalità diffusa. Che i vigili urbani potrebbero aiutare a contrastare se solo avessero i mezzi per farlo.

Nessun agente porta abitualmente l’arma”, esplicita il primo cittadino che ha voluto impiegare gli agenti in servizi notturni per controllare la movida del centro.  “Il nostro ordinamento interno la prevede soltanto in alcuni casi e perché abbiamo soltanto 15 armi. Si esce armati su disposizione del dirigente su consegna dell’arma da parte dell’armiere”.

“Al momento questa non è una priorità – sottolinea ancora il primo cittadino – e comunque sarà una decisione che prenderà il nuovo comandante. La settimana prossima pubblicheremo l’avviso per designare il nuovo capo della Polizia Municipale (attualmente guidata dal dirigente comunale Matteo Iacovelli, ndr)“. 

La notizia probabilmente farà tirare un sospiro di sollievo ai diretti interessati che per sei anni hanno atteso un nuovo comandante che avesse tutti i ‘crismi’. Gradi e divisa inclusi.

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