Tessere di libera circolazione per disabili e invalidi non più valide. È di oggi, 15 ottobre, il primo episodio di contestazione di un utente che, pur avendone il diritto, si è ritrovato nelle condizioni di pagare il biglietto dell’autobus.
Ci sono stati momenti di tensione al terminal bus di Termoli stamattina tanto che, per ripristinare la calma, è dovuta intervenire la Polizia, chiamata dall’autista che si è trovato ‘asserragliato’ e impossibilitato a proseguire il servizio.
Un utente, un pensionato invalido originario di Tufara e a Termoli per una visita medica in ospedale, si è ribellato contro la decisione della Gtm di non far valere più le tessere di libera circolazione. Il suo nome è Natalino Stocco e questa è la versione da lui fornita. “Stamattina mi dovevo recare al San Timoteo di Termoli per una visita specialistica e come prassi dovevo prendere l’autobus GTM. L’autista mi ha intimato che se volevo salire sul mezzo di trasporto dovevo pagare la somma di un euro, allora ho esibito la tessera di libera circolazione emessa dalla regione Molise con scadenza 31.12.2019 ma lui mi ha riferito che non è più valida. Io mi sono rifiutato di pagare e sono salito a bordo del mezzo per protestare nei confronti della GTM. Il personale ha pensato bene di chiamare le forze dell’ordine, il commissariato di Polizia di Termoli. Gli agenti mi hanno chiesto i documenti e la tessera di libera circolazione e mi hanno detto che posso inoltrare denuncia alla Procura della Repubblica per violazione di norme contrattuali con la Regione Molise”.
La decisione di non ritenere più valide le tessere di libera circolazione ha prodotto i suoi effetti dal 1 ottobre ma finora gli utenti interessati avevano preferito il silenzio, pagando senza dire una parola. Tanto che un autista, da noi intervistato circa una settimana fa, aveva parlato di “lezione di dignità” da parte loro.
Ma non tutti, come l’episodio di oggi dimostra, hanno ben accolto la decisione della Gtm che, da parte sua, accusa la Regione per i mancati trasferimenti che si sono accumulati in due anni.
Oggi alla fermata degli autobus il signore a cui è stato chiesto di pagare ha voluto dir la sua, anche con modi plateali, scagliandosi contro l’azienda di Larivera. “Pagherete tutto”, ha affermato in preda al dissenso e alla rabbia. L’intervento della volante della Polizia si è reso necessario perché l’utente, a detta degli autisti, “stava bloccando un pubblico servizio”. L’uomo ha poi rilasciato la dichiarazione di come erano andati i fatti agli uomini della Polizia. Ma la sua rabbia è ancora lì.
Alcuni degli autisti, che hanno assistito alla scena, raccontano quanto successo e difendono le ragioni aziendalistiche puntando il dito su Comune e soprattutto Regione, l’ente preposto ai pagamenti. Ma allo stesso tempo ammettono di essere in difficoltà, “è una situazione imbarazzante” afferma un dipendente Gtm, perchè il contatto diretto con l’utenza spetta a loro, che non hanno colpa alcuna ma si vedono costretti ad eseguire l’ordine della ditta.
Sono passati 14 giorni da quando l’ordine di servizio dice di far pagare tutti indiscriminatamente. Al di là di qualche proclama, di promesse di sbloccare la situazione ripristinando tutto com’era prima, nulla è cambiato. Gli autisti lo dicono chiaramente: “Non ci è arrivato nessun contrordine”.
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