Termoli

I lidi smantellano anche se fa caldo e il mare è uno spettacolo. Poche eccezioni: “A Termoli funziona così”

Dopo la pubblicazione del racconto di una cittadina molisana che sottolinea stabilimenti balneari in fase di smantellamento e attività chiuse malgrado il bel tempo, alcuni operatori si sono lamentati platealmente, commentando anche in maniera offensiva sui social un banale dato di fatto, visibile a tutti. Sottolineare che a Termoli l'estate non segue il meteo ma il calendario non significa gettare discredito su una categoria, ma contribuire a migliorare le potenzialità di un settore trainante come il turismo. Se non si capisce nemmeno questo...

Lunedì 16 settembre, si torna a scuola: una data che segna, per molti, la fine ufficiale delle vacanze. E della stagione balneare. Bye bye mare e spiaggia, arrivederci a maggio. Quest’anno c’è una ulteriore coincidenza: il 15 settembre termina infatti anche la “stagione”, come dicono da queste parti. Cioè scadono i tre mesi canonici di servizi balneari. I lidi, insomma, possono smantellare e chiudere battenti senza che nessuno possa protestare, reclamare l’affitto di un lettino e un ombrellone sulla testa a proteggersi dai raggi del sole che sono ancora intensi.

Fa caldo, non c’è dubbio. Settembre promette di far recuperare quelle settimane “bruciate” dal maltempo di giugno e luglio. Fa caldo, c’è il sole, il cielo è terso e il mare è uno spettacolo. Piatto, trasparente, invitante.

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E’ un mare senza dubbio più bello di quello di Porto san Giorgio, o di Agropoli, o di Rimini, e anche di Rapallo, o di Pescara. Perché citare queste località che con il Molise non hanno nulla da spartire? Perché sono alcune delle spiagge che oggi, 16 settembre, si presentano come nella foto, frutto di un collage da fermo-immagine presi dalle webcam. Si riferiscono a oggi, 16 settembre. Alle ore 12.

Nello stesso orario dello stesso giorno il lungomare nord di Termoli si presenta come una distesa “immacolata” di sabbia dove diversi cittadini, specialmente del posto e dei Comuni limitrofi, si attrezzano con ombrelloni e sdraio fai-da-te. La maggior parte degli stabilimenti ha smantellato tutto. Alcuni sono proprio chiusi, con tanto di lucchetto a serrare il cancello di ingresso.

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Non è una situazione generalizzata, per fortuna. Soprattutto spostandosi verso il centro, alcune spiagge in concessione sono “aperte”, cioè prevedono ancora servizi per i bagnanti. E laddove gli ombrelloni sono aperti, c’è il bagnino, il bar è funzionante, ci sono anche i bagnanti. Il video lo mostra con chiarezza, e d’altronde è sufficiente fare una passeggiata sul lungomare per rendersene conto.

Non tutti i balneatori hanno deciso di adeguarsi alla chiusura della stagione, seguendo invece il meteo che resiste e regala belle giornate di mare. Ma sono eccezioni rispetto alla regola, e come tali vanno segnalate.

A conferma di quanto sostenuto anche dalla cittadina molisana che nel suo racconto pubblicato ieri ha rimarcato come la maggior parte delle attività turistiche siano chiuse malgrado sia ancora estate. E questo è un fatto che va riferito, non certo per denigrare la categoria ma per mostrare i limiti che il turismo locale possiede e che, se vuole migliorare, deve superare.

Senza alcuna intenzione di fare polemica, sia chiaro, ma attenendosi alla realtà, che rivela una certa propensione da parte di certi imprenditori del mare a non fare nulla di più di quanto rientra nelle loro mansioni e nella tipologia di servizio che devono assicurare. Poi, chiaro, ci sono le eccezioni e vanno sottolineate anche queste.

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Dal lido “Mare Chiaro” di Campomarino (al quale si riferisce la foto sopra per esempio, ci scrivono. “Domenica 15 settembre, a Campomarino, tanti i lidi ancora aperti, anche alcuni ristoranti, bar e negozi. Nessun biasimo per chi ha chiuso, è impossibile tenere aperta un’attività commerciale per 1 cliente al giorno, e comunque finchè c’è sole noi ci siamo, anche a sopportare chi critica il prezzo di 5 euro per un lettino”.

Peccato che molti altri si limitino a prendersela con i giornali che mostrano o raccontano la fine anticipata di un’estate che dal punto di vista climatico e da quello delle presenze turistiche non è affatto finita. E che liquidino la questione, sulla quale semmai bisognerebbe discutere con attenzione e passione, con un laconico: “A Termoli funziona così, abbiamo sempre fatto così”. 

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