Campobasso

L’agricoltura molisana punta sulla frutta secca: al via maxi produzione di mandorle e nocciole

Incrementare le produzioni di frutta secca di qualità, favorendo lo sviluppo di un'economia agricola di filiera: è l'accordo firmato questa mattina all'Assessorato alle politiche agricole da ortofrutta Sol Sud di Termoli e NutFruit Italia dei Fratelli Papa di Isernia

L’obiettivo è quello di valorizzare le coltivazioni di mandorle e nocciole, partecipando al progetto di filiera con le aziende Sol Sud di Termoli e NutFruit dei fratelli Papa di Isernia che questa mattina hanno firmato presso l’assessorato all’agricoltura della regione un accordo di filiera.

“Quando parliamo di filiera parliamo da chi produce a chi trasforma – ha spiegato l’assessore cavaliere -. Il settore dell’agricoltura soffre molto rispetto alle varie produzioni e quindi avendo subito un calo importante per produzione di mandorlo e nocciolo; con quest’azione di NutFruit e Sol Sud si pone in essere un progetto di crescita determinante per lo sviluppo del settore nella nostra regione”.

accordo filiera mandorlo nocciolo

Dunque è stata ufficialmente promossa la filiera: mandorle in basso Molise, nocciolo nell’entroterra.  La Sol Sud farà da intermediario tra produttore e consumatore. Una filiera di frutta secca che può garantire un sostegno a tutti gli agricoltori.

Claudio Papa ha spiegato che la sua azienda ha auto-acquisito tremila ettari equivalenti utili alla coltivazione  “nel frattempo stiamo chiudendo accordi con altre strutture per esempio del mondo della gelateria o della pasticceria per puntare ad obiettivi ancora maggiori in uno spazio a livello nazionale che parla di quarantamila ettari e che è lo spazio da colmare per un prodotto certificato made in Italy”.

Matteo Falcucci dell’impresa Sol Sud ricorda che l’idea di valorizzare la coltivazione, lavorazione e commercializzazione di mandorle e nocciole è nata durante un convegno del 2015 organizzato proprio con i fratelli Papa a Termoli. “”Ci ritroviamo oggi nella fase clou di un accordo di filiera che ci ha portato ad investire su cento ettari per le mandorle e cento per le nocciole sia in Basso Molise che in Puglia”.

Quello stipulato è un accordo ventennale dunque un progetto che guarda a lungo termine con un piano organizzato per “ripartire le ricchezze in maniera diffusa”.

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