Termoli

Gasolio di contrabbando dalla Polonia, sequestrati 29mila litri all’uscita dell’autostrada

Il mezzo pesante fermato dalla Guardia di Finanza all'uscita della A/14. Il camionista, un polacco di 53anni, denunciato alla Procura della Repubblica di Larino. L'operazione rivela un fenomeno - quello del contrabbando di carburante - che sta prendendo piede specialmente al centro-sud. Indagini per risalire alla provenienza.

Stava introducendo sul territorio nazionale 29mila litri di gasolio di contrabbando quando è stato fermato dalle Fiamme Gialle di Termoli. Finisce con un sequestro e una denuncia all’autorità giudiziaria l’operazione dei Finanzieri della compagnia adriatica che, all’uscita del casello autostradale di Termoli, hanno intercettato il tir e lo hanno controllato nell’ambito di servizi specifici sul controllo economico del territorio, con l’obiettivo di contrastare i fenomeni illeciti.

Il mezzo con targa polacca stava trasportando prodotti energetici sottoposti ad accisa che in realtà è risultata falsa. Lo hanno accertato i finanziari quando hanno dato un’occhiata più approfondita alla documentazione fiscale di accompagnamento dei 29 cubotti – quelli che in gergo si chiamano bulk – della capacità di 1000 litri l’uno. I finanzieri hanno sequestrato l’autoarticolato, i 29mila litri di olio, e denunciato l’autista alla Procura della Repubblica di Larino.

L’uomo ha 53 anni, è di nazionalità polacca, ed è stato deferito per sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sugli oli minerali, e anche per irregolarità sulla circolazione con l’aggravante della transnazionalità.

Quello del gasolio di contrabbando, in modo particolare in Campania, è un fenomeno illecito di cui ultimamente le cronache hanno parlato spesso. Rientra in un traffico internazionale che riguarda paesi come Portogallo, Spagna, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria.  Ora anche Molise si sta indagando per capire se ci siano società intermedie che acquistano benzine dai depositi sostenendo di essere creditrici di Iva. Acquistando senza pagare l’imposta gli intermediari vendono i carburanti a prezzi più bassi ad alcune compagnie, con guadagni illeciti impressionanti.

Sono in corso anche accertamenti fiscali per quantificare le imposte evase e le analisi dei prodotti per capire la provenienza e la qualità degli oli sequestrati. 

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