Termoli

Nel parco il nuovo impianto per snellire la depurazione cittadina. Entro l’estate dimezzati gli scarichi in porto

La soluzione è in dirittura d’arrivo col cantiere avviato dal settore Lavori Pubblici per le nuove pompe di sollevamento, da agganciare al depuratore del Consorzio Industriale e alleggerire del 50% la portata degli scarichi che confluiscono attualmente in porto. Lavori appaltati alla Ccm di casagiovine, da consegnare al Comune il prossimo 1° giugno.

Una buona notizia per tutta la città. Una promessa mantenuta, con l’inizio dei lavori alle nuove pompe di sollevamento del sistema di depurazione urbana. Nel parco comunale, dove si trova da sempre l’impianto, gli operai della Ccm di Casagiove – che hanno ottenuto l’appalto dal Comune di Termoli – hanno aperto il cantiere per il potenziamento dell’impianto.

In realtà si tratta di una stazione nuova di zecca realizzata in cemento dal lato che affaccia verso Rio Vivo e viale Marinai d’Italia. Sara agganciata al depuratore del Nucleo industriale della valle del Biferno, così come il sindaco Angelo Sbrocca aveva ipotizzato mesi fa nel tentativo di trovare una soluzione (seppure non quella ottimale), al problema dei reflui che si scaricano in porto.

Il settore lavori pubblici coordinato dall’ingegnere Gianfranco Bove ha lavorato al progetto con grande impegno, dando anche un’accelerata ai tempi. Il 1° giugno prossimo è prevista la consegna dei lavori e l’entrata in funzione della nuova stazione.

Significa il dimezzamento dei reflui di tutto il centro cittadino che in parte saranno dirottati verso l’impianto del Cosib e in parte resteranno nell’impianto del porto, che è al collasso è che in questo modo dovrebbe notevolmente alleggerire il suo carico, riducendo sia il problema delle dispersioni dovute alla fatiscenza strutturale delle condotte sottomarine e dello stesso impianto, sia la criticità dell’odore nauseante che si sprigiona nella zona più bella e caratteristica della città quando spirano venti sfavorevoli o in caso di condizioni climatiche particolari.

I lavori alle pompe di sollevamento in zona parco procedono spediti, rimodulati secondo le indicazioni dell’Amministrazione comunale che rispetto all’impianto inizialmente previsto dall’ex sindaco Di Brino ha ritenuto di rafforzare notevolmente la potenza dello stesso proprio per far confluire la maggior parte dei reflui a Pantano Basso, dove il depuratore è più moderno ed efficiente e dove l’impianto, una volta allacciato, sarà capace di gestire un carico pari a 14.500 abitanti equivalenti.

Il depuratore del porto dunque dovrà sopportare solo il carico dei reflui del centro, e le criticità si dovrebbero assottigliare notevolmente. Obiettivo dell’Amministrazione è quello di smantellare completamente l’impianto del porto, progetto che è stato già discusso anche con la Regione Molise. Il problema però sono i costi, perché un nuovo impianto, inserito anche nel Piano Triennale delle opere pubbliche 2019-2021, non costerebbe meno di 3,5 milioni di euro. Non si esclude perciò il ricorso a una finanza di progetto. Il modulo del Sinarca infatti, costato oltre 4 milioni di euro, è progettato esclusivamente per 12.500 abitanti equivalenti, ed è assolutamente insufficiente rispetto a quelle che sono le esigenze cittadine e turistiche.

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