Costerà un po’ di più raccogliere occasionalmente e commercializzare funghi, tartufi, erbe officinali, piccoli frutti, bacche. Prodotti di cui è ricco il Molise, dove tante persone – per lavoro o per hobby – sono nel settore. Ma la legge di Bilancio approvata in Parlamento ha introdotto alcune importanti novità dal punto di vista fiscale per il comparto della raccolta di prodotti non legnosi del bosco o selvatici.
Se per fortuna non aumenterà la tassa regionale, invece sarà più elevata la franchigia Iva e Irpef da 5mila a 7mila euro a fronte di un pagamento di un sostituto d’imposta pari a 100 euro annuali per i raccoglitori occasionali che commercializzano i prodotti selvatici. Ad informare dell’aumento è l’Assessorato regionale all’Agricoltura. Al tempo stesso è prevista la riduzione dal 10% al 5% dell’aliquota Iva per la cessione di prodotto fresco e dal 22% al 10% per tutti i prodotti a base di tartufo, al fine di allineare le aliquote nazionali a quelle dei maggiori competitor europei.
“Occorre – si legge in una nota – precisare che il mutato regime fiscale è stato stabilito dal governo nazionale e che nessuna modifica è stata introdotta a livello locale. La tassa regionale, infatti, non ha subito alcun aumento e resta invariata rispetto al precedente anno”.
Gli uffici dell’assessorato all’Agricoltura, situato in via Vico a Campobasso, restano a disposizione per ulteriori chiarimenti.
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