Campobasso

Stupro di Capodanno, l’indagato faccia a faccia con il pubblico ministero

Martedì, 15 gennaio, il ventenne accusato di aver abusato la notte fra il 31 dicembre e il primo gennaio di una delle sue più care amiche, sarà interrogato dal sostituto procuratore Francesco Santosuosso in merito ai fatti che gli vengono contestati. Lo difende l’avvocato Maria Assunta Baranello

Il sostituto procuratore, Francesco Santosuosso, che coordina le indagini sul presunto caso di violenza sessuale accaduto la notte di Capodanno a Campobasso, martedì 15 gennaio ascolterà il giovane indagato chiamato a rispondere dell’abuso ai danni di una sua amica di infanzia.

All’interrogatorio naturalmente parteciperà anche l’avvocato difensore Maria Assunta Baranello che sulla faccenda, per ora, preferisce non parlare.

Parlerà con l’autorità inquirente, se lo riterrà opportuno, e certamente lo farà in base alle carte che compongono il fascicolo d’inchiesta.

“Finora – aveva detto poche ore dopo la nomina ad avvocato di fiducia – posseggo soltanto il decreto di sequestro dell’auto e degli abiti. Altro non so. Vedremo”.

L’inchiesta è ancora in corso, gli accertamenti tecnico-investigativi infatti sono tuttora in corso e anche gli inquirenti hanno le bocche cucite.

Per ora l’unico dato certo è l’iscrizione nel registro degli indagati del nome di questo giovane che avrebbe abusato brutalmente di questa ragazza prima di riaccompagnarla a casa dopo aver trascorso con una comitiva di amici d’infanzia, la notte di Capodanno in un locale della zona industriale di Campobasso. Qui hanno ballato, brindato e scherzato prima di mettersi d’accordo per consumare la prima colazione dell’anno al bar Jolly di via Monsignor Bologna, dove la vittima e il presunto aguzzino però non sono mai arrivati.

La giovane, invece, dopo aver subìto circa trenta minuti di abusi sessuali, sarebbe stata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso, dove i sanitari del Cardarelli avrebbero confermato le ecchimosi e i lividi della violenza. E sarebbe proprio questo uno degli elementi principe finito tra le mani dell’accusa, oltre agli accertamenti di cui non si conosce ancora l’esito che sarebbero stati condotti sulla macchina dove è avvenuto l’abuso e che è stata sequestrata dopo la denuncia.

Così come sono stati sequestrati gli abiti di lei, che erano strappati e quelli di lui.

Insomma, strategie difensive a parte, il giovane dovrà rispondere alle domande del procuratore Santosuosso e raccontare la sua versione dei fatti.

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