Limosano

Ponte crollato: 8 mesi dopo soldi ancora bloccati. La Regione ci mette una pezza da 50mila euro

I 200 mila euro stanziati dalla giunta Frattura in favore della Provincia dopo il crollo del ponte sulla Sp 73 restano fermi in cassa: la Regione Molise - tramite la Protezione Civile - va in soccorso dei Comuni di Limosano, San Biase e Sant'Angelo Limosano reperendo altri 50 mila euro per una bretella temporanea che eviterà il rischio isolamento per 1400 persone.

Sarà realizzata una bretella temporanea per evitare che le popolazioni di Limosano, San Biase e Sant’Angelo Limosano restino completamente isolate a seguito del crollo del ponticello che si trova sulla strada provinciale 73 venuto giù otto mesi fa.

A deliberare per la messa in sicurezza della strada, la cui chiusura costringe da mesi i residenti dei tre Comuni – circa 1400 persone – a percorrere la provinciale 47 per raggiungere la Bifernina e il capoluogo di regione, è stata la giunta di Donato Toma. Nella riunione del 26 novembre scorso presidente e assessori hanno teso una mano a questa fetta di Molise già alle prese con enormi problemi di viabilità “assumendo – tramite la Protezione Civile – la direzione unitaria degli interventi e assicurando l’immediata disponibilità delle risorse”.

Con 50 mila euro reperiti da Palazzo Vitale sarà dunque realizzata una bretella (by-pass) temporanea per andare incontro alle richieste del sindaco di Limosano che da mesi si batte per scongiurare il peggio.

Il percorso alternativo alla Sp 73 individuato dalla Provincia dopo il crollo del ponticello, infatti, non è meno pericoloso di quello originale: la provinciale 47 – come ha mostrato il sindaco in un video pubblicato da Primonumero il 6 ottobre scorso – è piena di buche e con la neve diventa impercorribile. Neppure un’ambulanza riuscirebbe ad arrivare in paese né i ragazzi potrebbero andare a scuola. Insomma, un disastro. A fare ancora più rabbia anche il fatto che la scorsa giunta di centrosinistra aveva deliberato in favore della Provincia per 200 mila euro affinché potessero ricostruire il piccolo ponticello. Era il mese di aprile.

“Ma da Palazzo Magno  – ricorda il primo cittadino Angela Amoroso – non hanno mai voluto procedere a lavori di somma urgenza accampando mille scuse e tempi burocratici insostenibili per noi che rischiamo l’isolamento completo con l’arrivo della stagione invernale”.

La procedura è stata invece attivata dalla Regione che ha incaricato il direttore del servizio di Protezione Civile “affinché predisponga tutti gli atti necessari” così da poter acquisire il progetto della bretella presentato dal Comune di Limosano. L’accertato pericolo per la pubblica incolumità ha dato una bella accelerata alle lungaggini normative in cui si è impantanata la Provincia da mesi che ha ancora ‘in cassa’ i 200 mila euro della giunta Frattura. E così sono dovuti uscire fuori altri 50 mila euro di denari pubblici per una situazione di oggettiva emergenza che forse potevano essere risparmiati. 

“Ma sono pronta a scommettere che finiranno prima il ponte di Genova!” commenta sconsolato il sindaco di Limosano.

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