Non è più in servizio all’Ispettorato territoriale del Lavoro di Campobasso e Isernia la dottoressa Patrizia Picariello, accusata da dipendenti e sindacati di aver “paralizzato” gli uffici dopo essere stata nominata dirigente un paio di mesi fa. Dal 20 novembre è scattata per lei una sospensione cautelare di 30 giorni. Durante questo tempo la dirigente potrebbe impugnare il provvedimento e far valere le sue ragioni.
La sospensione fa seguito all’ispezione inviata dalla direzione nazionale che aveva raccolto a sua volta le lamentele degli ispettori e delle organizzazioni sindacali che avevano portato il caso molisano all’attenzione dei vertici dell’Iil del Sud, a cui fa capo anche l’Ispettorato del Molise.
La vicenda era stata raccontata da Primonumero esattamente una settimana fa.
Secondo quanto riferito nella riunione che si svolse a Napoli, la dottoressa Picariello si sarebbe resa protagonista di una serie di episodi che avrebbero reso la vita complicata non solo a chi, con lei, lavorava, ma anche agli utenti di quello che è un ufficio pubblico e centrale nella vita dei lavoratori e delle imprese.
La vicenda della donna a cui fu negata l’interdizione anticipata dal lavoro a causa di una gravidanza a rischio è solo uno dei numero fatti riferiti: la Picariello avrebbe violato in più occasioni “norme amministrative e gestionali” ma anche “mortificato il personale” e “bloccato le pratiche”.
La verifica degli ispettori nazionali deve aver accertato quanto denunciato a fine ottobre convincendo il direttore dell’Ispettorato nazionale del Lavoro Leonardo Alestra e il direttore centrale Giuseppe Diana a firmare il decreto che ha disposto la sospensione dall’incarico.
Al posto della Picariello per questi trenta giorni è tornata in servizio Antonella Di Modugno che riveste già il ruolo dirigenziale a Foggia ed era già stata in servizio in Molise.
commenta