Regione

Obbligo vaccinale, Governo impugna la legge del Molise: “Incostituzionale”

Il Cdm ha impugnato la legge regionale sull'obbligatorietà vaccinale approvata poco più di un mese fa in Consiglio regionale. M5S: "Noi vi avevamo avvisati che era incostituzionale e inutile". La vendetta di Greco su Facciolla: "Rileggi la Costituzione"

Il Governo ha impugnato la legge regionale sull’obbligo vaccinale del Molise. Secondo il Consiglio dei Ministri la Regione guidata da Donato Toma, unica in Italia ad aver legiferato sul tema, sarebbe intervenuta su una materia che non era di sua competenza.

I rilievi di incostituzionalità – che in tutti i casi dovranno essere sanciti con una sentenza – riguardano la legge numero 8 del 12 settembre scorso (Disposizioni in merito alle vaccinazioni per i minori) approvata a maggioranza (centrodestra e Pd) dall’aula del Consiglio regionale poco più di un mese fa con il voto contrario del M5S.

Era stata la consigliere piddina Micaela Fanelli a proporre questa iniziativa al fine di chiarire sui ‘vuoti’ del decreto Lorenzin (che ha innalzato il numero di vaccinazioni obbligatorie) e la più recente circolare della ministra Giulia Grillo (Sanità) che ha alimentato non pochi dubbi nel mondo della scuola, in particolare per quanto riguarda la questione delle certificazioni.

I grillini avevano accennato alla possibilità che il Cdm impugnasse la legge regionale ma l’aula è andata dritta per la sua strada fino a quando, ed è notizia di ieri, è arrivato lo stop dal governo Lega-5Stelle.

La legge molisana è stata impugnata perché “alcune norme, riguardanti gli obblighi di vaccinazione ai fini dell’iscrizione e dell’accesso dei minori d’età alle scuole dell’infanzia e ai servizi educativi per l’infanzia, eccedono dalle competenze regionali e intervengono in un ambito nel quale sono prevalenti gli aspetti ascrivibili ai principi fondamentali in materia di tutela della salute e di profilassi internazionale, riservati alle competenze legislative dello Stato ai sensi dell’art. 117, comma terzo, e comma secondo, lettera q, della Costituzione”.

Non solo. Secondo il Governo “esse ledono altresì il principio di eguaglianza di cui all’art. 3 Costituzione e la competenza riservata allo Stato dall’art. 117, secondo comma, lett. n, della Costituzione, in materia di “norme generali sull’istruzione”, che mirano a garantire che la frequenza scolastica avvenga in condizioni sicure per la salute di ciascun alunno”.

E si è tolto un sassolino dalla scarpa il capogruppo dei 5 Stelle Andrea Greco che questa mattina, durante i lavori del Consiglio regionale, è entrato in aula con la Costituzione in mano consegnandola sul tavolo del collega Vittorino Facciolla (Pd)  “che, per ben due sedute di Consiglio, ha costretto l’aula a parlare per ore di vaccini, quando noi dicevamo che era materia del Governo nazionale”.

Facciolla li aveva definiti “ignoranti” e questo invito a rileggere la Costituzione è stato la ‘vendetta’ di Greco

Il video – come ormai è consuetudine dei grillini – è finito in rete.

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