Lavoratori della conoscenza

Congresso Flc Cgil, Pino La Fratta eletto segretario regionale

Si è svolto ieri, martedì 9 ottobre, a Campobasso il IV Congresso regionale della Flc Cgil Molise (Federazione lavoratori della conoscenza, categoria di tutti coloro che lavorano nel settore dell’istruzione scolastica) che ha eletto i nuovi organismi dirigenti, i delegati alle istanze congressuali superiori e, all’unanimità, il segretario regionale Pino La Fratta.

L’assise congressuale ha affrontato i temi delle rivendicazioni sindacali in merito ai settori della conoscenza ed ha provveduto ad eleggere i nuovi organismi dirigenti, in un quadro che vede la semplificazione delle strutture, con l’accorpamento del Molise e dell’Abruzzo in un’unica istanza interregionale. Un ricco ed articolato dibattito ha messo in evidenza le criticità del sistema formativo regionale e la necessità di continuare l’iniziativa sindacale per garantire agli studenti delle scuole, dell’università e del conservatorio, un’istruzione pubblica di qualità. In un contesto che vede un netto spopolamento, una fuga dei giovani ed un conseguente impoverimento dei livelli di formazione, risulta quanto mai:” urgente una legge regionale sull’istruzione -ferma ormai al 1975- un piano di dimensionamento con una programmazione dell’offerta formativa territoriale che tenga conto delle esigenze delle aree interne ed una rete dei trasporti che affronti le tante criticità presenti” evidenziano i sindacalisti.

delegati Flc cgil

In questi anni l’azione sindacale della Flc Cgil Molise si è caratterizzata per garantire “tutele e rappresentanza con un’attenzione particolare ai temi della professionalità: si sono combinate tutela individuale e collettiva ma anche proposte per una società basata su più alti livelli di conoscenza e di formazione”. In questo modo si è sviluppata una “rete di consenso verso la Flc Cgil Molise, dimostrata da numero di iscritti e dai voti per le rappresentanze sindacali unitari, le Rsu” spiegano dal sindacato rosso. Negli interventi è stata sottolineata con preoccupazione l’attuale clima politico. “Spirano venti di chiusura e di barriere, di individualismi e di rifiuto degli altri. – affermano – Per questo il sistema d’istruzione e di formazione è centrale per costituire, richiamandosi al dettato costituzionale, ponti tra i popoli e non mura di esclusione. Per questo l’azione sindacale dovrà sempre più essere ispirata ai princìpi dell’accoglienza e dell’integrazione”.

 

Ha concluso i lavori il segretario nazionale Gigi Caramia, che, nel tracciare le linee entro le quali si muoverà l’azione sindacale, ha ricordato i pericoli insiti nelle scelte del governo, a partire dalla: “mancanza di risorse per il rinnovo dei contratti, dal caos sul sistema di reclutamento, dal modo approssimativo di affrontare il tema dell’alternanza scuola lavoro e dal pericoloso percorso di devoluzione dell’istruzione alle regioni, con conseguenze negative per quelle del Mezzogiorno”.

 

 

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