Basso molise

I Vigili del Fuoco rispondono al sindaco Puchetti: “Legga le normative prima di parlare”

Le sigle sindacali rispondono alle affermazione del primo cittadino di Larino che, nella riunione dello scorso 8 settembre, ha ribadito il suo disappunto circa l’operato dei Vigili del Fuoco. “Avrebbero dovuto operare diversamente” ha commentato il sindaco. Affermazione a cui ha fatto eco il consiglio dei sindacati: “Consigliamo a Puchetti di leggere attentamente le normative vigenti in merito al soccorso ed alla sicurezza”.

Nella riunione dello scorso 8 settembre sul tema della ricostruzione post-sisma, organizzata a Montecilfone nella quale sono intervenuti tutti i sindaci del nuovo cratere, il primo cittadino di Larino Giuseppe Puchetti ha fortemente criticato le direttive fornite al nucleo dei Vigili del Fuoco deputato, secondo il sindaco, “ai soli interventi di transennamento e non di messa in sicurezza degli edifici”.

Puchetti, nel rimarcare tutte le problematiche emerse nei giorni successivi al 16 agosto, quando il terremoto di magnitudo 5.1 ha riaperto una ferita non ancora cicatrizzata, ha posto l’attenzione sul contributo governativo a seguito della dichiarazione dello stato d’emergenza. Dei 4 milioni di euro pronosticati dalla Regione, il Governo ne ha stanziati appena la metà. Troppo pochi per sistemare tutti gli edifici danneggiati. Di questi, poi, una fetta è destinata alla Protezione Civile ed agli uomini del 115 che, fin dalle primissime ore successive allo sciame, si sono adoperati per mettere in sicurezza le situazioni più gravi, fornendo anche l’immancabile supporto, sia fisico che psicologico, di cui la popolazione ha avuto bisogno.

Su questo argomento Puchetti ha fortemente ribadito il suo disaccordo, discostandosi dalla scelta di destinare parte del contributo al pagamento degli stipendi della macchina organizzativa del primo soccorso “che avrebbe dovuto operare diversamente” come più volte confermato dal sindaco. Un commento, condiviso anche dalla platea, che però non ha trovato il benestare delle firme sindacali dei Vigili del Fuoco, che hanno deciso di rispondere.

Dopo aver ricordato il decreto legislativo numero 1 del 2018, che ha sostituito la precedente legge in tema di Protezione Civile e che fornisce le direttive al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco “assegnando la indiscussa componente essenziale del soccorso tecnico urgente in caso di calamità naturali”, come si legge nel comunicato, i sindacati si sono detti stupiti dalle “gravi affermazioni” di Puchetti ed in una recente nota stampa dichiarano: “È veramente incomprensibile che un primo cittadino non conosca affatto il funzionamento del dispositivo di soccorso in caso di calamità naturali ritenendo pertanto inutile il lavoro dei Vigili del Fuoco. Al sindaco lasciamo la sua spontaneità politica e consigliamo di leggere più attentamente normative vigenti in merito al soccorso ed alla sicurezza”.

Proprio in merito alle direttive fornite alle squadre operative, i sindacati tengono a far saper che tutti i sindaci dei comuni interessati, assieme al Presidente della Provincia, hanno ricevuto dalla Direzione Generale dei Vigili del Fuoco una “nota numero 6742 in data 26 agosto 2018, firmata dall’Ingegnere Gaetano Vallefuoco, in cui venivano specificati i compiti istituzionali della componente delle squadre – continua la nota – Che avrebbe effettuato verifiche statiche per accertare situazioni di potenziale pericolo nelle strutture pubbliche e private senza stabilire la vulnerabilità sismica delle strutture stesse poiché competono ad altri enti. Con la stessa venivano rinviate le opere provvisionali e la messa in sicurezza poiché non rientrano in questa fase di emergenza e perché richiedono una organizzazione che fa capo alla Protezione Civile”.

Il lavoro svolto dal nucleo del 115, è stato disposto grazie all’ausilio di circa “20 unità giornaliere – continua la nota – Che mai avrebbero avuto il tempo per poter guardare una ditta privata effettuare un cerchiaggio poiché impegnate in verifiche statiche in un numero pari a 10-15 interventi a squadra effettuati quotidianamente con un impiego di circa 9-11 squadre per un totale stimato mediamente a circa 80-120 interventi al giorno”. Le richieste di intervento si sono moltiplicate con il passare dei giorni e “non sarebbero bastati 25 giorni per evaderle tutte – specificano le sigle sindacali – Numeri che fanno capire che il sindaco di Larino non ha a cuore la sicurezza degli abitanti”.

Lo stesso personale che, quotidianamente, si trova a dover fronteggiare calamità naturali e a dover salvare vite umane dimostrando “grande professionalità e competenza”, scrivono i sindacati. Proprio in virtù del loro impegno e della loro forza nel non risparmiarsi mai, arrivando sfiniti alla fine della giornata, siamo abituati a vederli come dei supereroi e in un certo senso, diciamocela tutta, lo sono. Il corpo dei Vigili del Fuoco è instancabile. Sono i primi ad arrivare sui luoghi delle tragedie, come nella recente sciagura di Genova, salvando la vita di numerose persone che, altrimenti, sarebbero morte in quelle lamiere, o nel nostro piccolo Molise colpito dal terremoto e per fortuna senza vittime e finanche per mettere in sicurezza un povero animale indifeso caduto in un tombino od impossibilitato a scendere da un albero troppo alto.

I Vigili del Fuoco a testa alta, certi di aver prestato la massima professionalità e competenza – conclude la nota – E di non aver risparmiato un solo grammo di forza al fine di aiutare le persone in un momento di bisogno. Persone che hanno mostrato gratitudine e riconoscenza con una stretta di mano, una pacca sulla spalla ed un grazie sincero”.

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