Campobasso

Certificazione antincendio, presidi “a lezione” dai vigili del fuoco per l’adeguamento delle scuole

Incontro tra vigili del fuoco, presidi e sindaci della provincia per l'adeguamento alla normativa antincendio che rischia di compromettere l'apertura delle scuole a settembre. Illustrate incombenze tecniche e burocratiche da sbrigare entro il 31 agosto: il tempo stringe.

Il tempo stringe per adeguare alla nuova normativa sull’antincendio le scuole di Campobasso e della provincia. Per questa ragione nella mattina del 24 luglio alla Facoltà di Economia la comandante dei vigili del fuoco Cristina D’Angelo e tre funzionari del comando provinciale di via Sant’Antonio dei Lazzari hanno illustrato a presidi e sindaci cosa e come fare per evitare il rischio che l’anno scolastico non possa partire.

Il 31 agosto prossimo, infatti, salvo ulteriori proroghe da parte del governo (la prima scadenza era quella del 31 dicembre 2017), finisce il periodo entro il quale gli istituti dovrebbero avere tutte le carte in regola per la sicurezza degli studenti. Ma sono tantissime ancora le scuole che non si sono adeguate.

Dal Comando hanno  fornito una breve cronistoria legislativa, parlato della normativa che risale al 1992 e ha reso più stringenti le regole sulla prevenzione, senza trascurare una serie di indicazioni di aiuto per poter adempiere a incombenze amministrative ma soprattutto tecniche (e pratiche) utili ai proprietari degli immobili (per lo più Comuni e Province) e ai dirigenti scolastici.

A rischiare, se non ci si mette in regola, infatti, non sono solo sindaci e presidenti di Province ma anche gli stessi presidi chiamati a dotare le scuole di loro competenza del Documento di valutazione del rischio che è a carico del dirigente il quale deve provvedere anche a far acquistare estintori e mettere una segnaletica adeguata che indichi la via di fuga in caso di emergenza. Spetta invece agli enti, o comunque ai proprietari delle scuole, la verifica sugli impianti elettrici, il sistema di rilevamento e di spegnimento.

Senza questi certificati l’attività didattica è a rischio. E quindi ora è una corsa contro il tempo anche per la ricerca di fondi necessari all’adeguamento degli istituti.

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